Kabul, il Colle: "C'è il sostegno dell'opposizione"

Dura reprimenda del capo dello Stato contro "gli episodi di becera e indegna contestazione ai quali non può essere attribuito alcun peso". Dopo le accuse di Berlusconi alla sinistra Napolitano ricorda il "sostegno dell’opposizione all’impegno di militari italiani in missione"

Kabul, il Colle: "C'è il sostegno dell'opposizione"

Roma - Il "larghissimo sostegno dell’opinione pubblica e delle forze politiche all’impegno di militari italiani in missioni di pace all’estero", condiviso dalle "forze fondamentali dell’opposizione è un dato rilevante e importante, che non può essere scalfito da episodi di becera e indegna contestazione ai quali non può essere attribuito alcun peso e rilievo effettivo". Dopo le polemiche dell'opposizione alle dure parole del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ieri aveva definito "una vergogna" la scritta "-6" apparsa su un muro di Milano dopo la strage di Kabul, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto sottolineare che "le becere contestazioni non contano".

Il sostegno alla missione Ieri il leader centrista, Pier Ferdinando Casini, aveva chiesto al capo dello Stato di "ristabilire la verità dei fatti" sul sostegno bipartisan alla missione. Proprio per questo, oggi Napolitano ha confernato al numero uno dell'Udc di aver "sempre messo in luce l’importanza del larghissimo sostegno dell’opinione pubblica e delle forze politiche all’impegno di militari italiani in missioni di pace all’estero". "Questo sostegno, di cui sono state parte integrante le forze fondamentali dell’opposizione - ha spiegato il presidente della Repubblica - si è tradotto in generale commosso e rispettoso omaggio, da ultimo, ai sei nostri caduti in Afganistan e in affettuosa, solidale vicinanza alle loro famiglie. È questo un titolo di vanto per l’Italia, che ho sempre prospettato ai miei interlocutori stranieri, in piena sintonia con i responsabili della politica estera del governo partecipanti agli incontri da me tenuti. E si tratta di un dato rilevante e importante, che non può essere scalfito da episodi di becera e indegna contestazione ai quali non può essere attribuito alcun peso e rilievo effettivo".

Casini: "Ora parli il governo" Immediata la replica di Casini che ha ringrazaiato pubblicamente Napolitano chiedendo "altrettanta nettezza" da parte del governo. "Ancora una volta Napolitano si è fatto carico di rappresentare il Paese nella sua totalità, con grande senso dello Stato e rispetto della verità - ha puntualizzato il leader dell'Udc - nessuna polemica politica può occultare il limpido comportamento tenuto dall’opposizione in questa circostanza. Chi ha maggiori responsabilità di Governo - ha, quindi concluso Casini - dovrebbe essere il primo a riconoscerlo".

Pd attacca il governo "Dal Napoletano sono venute questa mattina parole di grande saggezza ed equilibrio sul sostegno che 'le forze fondamentali dell’opposizione' danno alle nostre missioni di pace all’estero". La presidente dei senatori Pd Anna Finocchiaro ha voluto sottolineare che quelle di Napolitano sono state "parole nette e molto significative che non possono essere travisate da nessuno e che dovrebbero far vergognare Berlusconi per le sue esternazioni di ieri". "E' inutile che qualcuno nel Pdl cerchi ora di mettere una pezza: di fronte alle parole del capo dello Stato - ha, infine, concluso la Finocchiaro - il silenzio del Pdl è la miglior cosa".

Frattini: "Il Pd fa ridere i polli" "Ma che leader sono? Fanno ridere i polli...". Con queste parole il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha rispedito al mittente le dure polemiche degli esponenti del Pd, Dario Franceschini e Pierluigi Bersani. Il titolare della Farnesina ha, infatti, difeso Berlusconi spiegando che il presidente del Consiglio "ha parlato col cuore".

"Non ce l’aveva con Franceschini e Bersani - ha puntualizzato Frattini - ma i leader del Pd non hanno avuto l’intelligenza di capire che il grido 'vergogna' contro le scritte apparse in una città italiana avrebbero dovuto sposarlo anche loro".

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