Kakà 1/ Ormai è un ducetto diventato fragile

Sessantacinque milioni sono più o meno la metà di quanto offriva in gennaio lo Sceicco Matto. Ma allora fu Kakà a puntare i preziosissimi piedi. Sempre un bel prendere comunque, anche perché da Madrid arriveranno soldi buoni, mica del Monopoli. Certo che un conto è rafforzare il Manchester City, che in Italia farebbe sì e no gli spareggi per i playoff di Serie B, un altro irrobustire il Real, che l’anno prossimo con l’ex bandiera (o banderuola?) del Milan potrà davvero puntare alla Champions numero 10. Ma allora il Milan ha fatto bene o male a sbolognare Kakà? Per me, milanista da tempi non sospetti (quando ho cominciato a tifare rossonero giocava ancora Nordahl, figuriamoci), ha fatto strabenissimo. Il giocatore è un accertato fuoriclasse, ma, pur avendo solo ventisette anni, si concede troppe pause; è diventato improvvisamente fragile, almeno stando alle recenti prolungate assenze per misteriosi infortuni; e per finire, in campo è diventato un insopportabile ducetto. Per informazioni rivolgersi al fossile triste Ronaldinho. Adesso si tratta solo di spendere al meglio i tanti quattrini galacticos. Sempre che non si preferisca ripianare qualche debituccio pregresso. Perfino gli instancabili blablatori calcistici che si accaniscono ogni sera sulle tv locali e sbraitano solo di Ibrahimovic, Del Piero e naturalmente Kakà, anche se in tv c’è la finale Barcellona-Manchester, e quindi non hanno mai visto una partita, ecco perfino loro si saranno resi conto che la squadra rossonera è come qualche signora in titubante partenza per le vacanze al mare: va rifatta soprattutto dall’ombelico in giù. Salutato il monumento (in ogni senso) Maldini, rispediamo Senderos in Svizzera, mandiamo sotto la tenda a ossigeno Favalli, depositiamo Beckham a Hollywood, mettiamo Dida e Kalac di guardia alla porta della Baggina, troviamo un collezionista di soldatini di piombo: sarà felice di inserire Shevchenko nella raccolta. Aggiungerò l’ultima eresia: già che ci siamo, disfiamoci di Tartaruga Pirlo, il giocatore più sopravvalutato della storia. E guai a comprare gente sopra i venticinque anni.

PS. Sembra sicuro che il Real pagherà Kakà in contanti, senza contropartite tecniche. Ci mancava solo che come parziale conguaglio ci dessero l’argentino Gago, buono solo per rinnovare ormai sopite battutacce goliardiche.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica