L’Abruzzo di Del Turco paga 100mila euro per un fumetto

Il presidente assume un fotografo e un vignettista, figlio di un amico. Polemiche in Consiglio regionale. Ma il governatore si difende: il nostro modello è Lupo Alberto

da Milano

Marsio è l'orso, Lou è il delfino. Sono i due nuovi portavoce del presidente dell’Abruzzo Ottaviano Del Turco per le scuole elementari. Due fumetti, protagonisti di «Capitan Abruzzo», il bimestrale inventato dal governatore per educare i ragazzini delle scuole e combattere il vero flagello abruzzese: «il dualismo costa-montagna». Per trovare il disegnatore non c’è stato problema perché la Regione Abruzzo è all’avanguardia anche in questo. Un vignettista ce l’ha in casa, regolarmente assunto. Il creativo si chiama Luigi Salucci, figlio del sindaco di Collelongo - paesello che ha dato i natali a Del Turco - Angelo Salucci, collega di partito del presidente e amico di vecchia data (sono stati compagni di scuola). Nei giorni scorsi Del Turco ha presentato il numero zero della rivista che verrà distribuita anche in 16mila edicole abruzzesi. Quarantotto pagine a colori, foto, e storielle con i due personaggi ideati dal vignettista regionale su precise indicazioni del committente: «Ho chiesto se poteva immaginare due animali - ha spiegato Del Turco - uno dell'Abruzzo delle zone interne e uno dell'Abruzzo del mare, che, dialogando tra di loro, spiegavano ai ragazzi che cos'è questa Regione, che cosa vuole fare, di che cosa si vuole occupare». Per soddisfare la richiesta è servito un anno, durante il quale il vignettista ha ricevuto regolare stipendio. Salucci è stato assunto dalla Regione insieme al fotografo Egidio Marzicola con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa, nell'agosto del 2005. Salucci disegna, Marzicola scatta le fotografie per Del Turco e adesso cura la parte fotografica della rivista regionale. Ben pagati: i due creativi si portano a casa insieme quasi 100mila euro all'anno (62mila Marzicola, 32mila Salucci). Quando uscì la notizia in Consiglio regionale scoppiò un putiferio. Il presidente della commissione di Vigilanza Mario Amicone (Udc) presentò un'interrogazione alla giunta di centrosinistra per capire cosa dovessero mai fare i due artisti assunti a tempo pieno da Del Turco. «Si tratta di uno strumento comunicativo assolutamente nuovo - aveva spiegato il presidente della Regione -. Prendiamo a modello Lupo Alberto per parlare ai giovani delle scuole». Ma non riuscì a fugare i dubbi dell’opposizione sui metodi dell’assunzione e sull’utilità dei due. «Salucci è un ragazzo che sa disegnare - aveva replicato Del Turco -, sa fare personaggi, sa comunicare con i fumetti. Vediamo cosa riesce a fare». Sul fotografo poi Del Turco (appassionato fotografo a sua volta) si fece addirittura i complimenti da solo. «È uno dei migliori. È un autore di libri fotografici di grandissimo rilievo, di grande importanza. E il fatto che lui abbia scelto di venire a lavorare con noi, lo considero un grande onore per la Regione».
Stranamente però una ricerca su Google col nome di «Egidio Marzicola» non produce alcun risultato.

Qualcosa si trova solo se si digita il nome d'arte di Marzicola, detto «Slim», come da biglietto da visita. Così si scopre allora una pubblicazione, recensita con grandi elogi dal redattore di culturagay.it, estasiato dalle foto artistiche del raduno mondiale degli omosessuali a Roma nel 2000.

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