L’Acquario in stile Liberty diventa tecnologico

Un auditorium, spazi per mostre, biblioteca, bookshop e caffetteria

Barbara Silbe

C'è a Milano un vecchio signore. Vecchissimo, si può anche dire. Eppure il suo cuore resta quello di un bimbo giocoso e pieno di energia che si rinnova. Ha cento anni e non li dimostra, l'Acquario Civico di via Gadio 2. Venne realizzato in stile Liberty nel 1906 su progetto dell'architetto Sebastiano Locati, decorato dall'impresa costruttrice Chini, dallo scultore Oreste Labò e dalla ditta Richard-Ginori. Dopo due anni di chiusura durante i quali la storica palazzina al limitare del Parco Sempione è stata sottoposta a un radicale restauro, l'unico da quando fu aperta a inizio del secolo scorso, viene restituita ora ai cittadini con un percorso espositivo ispirato al ciclo dell'acqua.
Amano scherzare, qui all'Acquario Civico. E la data di inaugurazione ufficiale del nuovo spazio è stata fissata per il 1° aprile, festa dei pesci per eccellenza. «È solo una burla innocente - afferma il direttore, dottor Mauro Mariani - l'apertura ci sarà davvero e le energie spese per rendere questi spazi il più vicino possibile al pubblico sono davvero tante». Per le opere il Comune di Milano ha stanziato 7,7 milioni di euro. Preservate le facciate, i fregi, le maioliche colorate a motivi floreali, mentre all’interno dello stabile si trovano ora spazi rinnovati, ariosi e concepiti per i visitatori. Rispettata la struttura circolare del palazzo, che sarà accessibile anche ai portatori di handicap. Si aggiunge una sala auditorium da 100 posti, un giardino d’inverno, un bookshop e una caffetteria, oltre a una biblioteca scientifica e ad alcuni locali di transito che verranno adibiti all’allestimento di mostre d’arte e fotografia. «Si comincia subito», confessa il dottor Mauro Mariani, biologo con una passione innata per l’arte. «Già per l’inaugurazione - prosegue - prevediamo l’esposizione di 25 immagini d’epoca e recenti, che raccontano di com’era l’Acquario e di come è stato trasformato con i lavori appena conclusi». Il fulcro della visita sarà la grande sala ellittica che ospita le vasche con le varie specie ittiche, ancora semivuote per l’accurata preparazione a cui devono prima essere sottoposte.


I visitatori, accolti da una cascata d’acqua che rappresenta la pioggia, potranno scegliere la direzione da seguire: sarà possibile partire dal mare aperto, per poi finire in laguna, nel delta dei fiume e da lì risalirlo simbolicamente fino ai laghi e ai torrenti di alta montagna, oppure cominciare dalle sorgenti e invertire il percorso fino al mare. Sono rappresentati solo ambienti tipici italiani, con un’unica variante esotica dedicata al Mar Rosso che segnala la possibile tropicalizzazione del nostro Mediterraeno. Per informazioni, tel. 02.88465750.

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