L’assessore ora si rimangia il documento che ha firmato

L’assessore ora si rimangia il documento che ha firmato

(...) e sulla quale si erano basati gli ultimi articoli pubblicati su queste pagine.
Scriveva il «vecchio» Margini sul canile: «Il progetto ha dovuto prevedere una superficie impermeabilizzata ben definita con conseguenti limitazioni nella realizzazione delle tettoie». Ha replicato ieri di fronte a consiglieri di opposizione sgomenti e increduli il «nuovo» assessore: «Non ho mai detto che non si possono fare le tettoie semplicemente perché nessuno me l'ha mai chiesto». E ancora, si legge nella risposta messa nero su bianco alla fine del mese scorso: «La mancata illuminazione di parte dei viali esterni è dovuta alle prescrizioni imposte da Arpal in sede di approvazione del progetto al fine di conservare gli habitat di alcune specie di fauna presente in loco». «Non ho mai detto - è la nuova versione - che non è possibile aumentare l'illuminazione, anzi».
Per il Margini insomma che due settimane fa aveva dichiarato di non poter reperire soluzione alcuna, oggi non ci sarebbe quasi più nulla da dire riguardo al canile in cui piove e nevica sugli animali e in cui tanti volontari lavorano tra enormi difficoltà: la struttura non sarebbe più, come da lui stesso scritto, «sempre al limite della capienza», mentre a tener lontani i mezzi pubblici dall'impervio monte Contessa non sarebbero problemi economici, tirati in ballo chiaramente nella risposta fornita al consigliere Murolo, ma solo difficoltà legate alla strada troppo stretta per le manovre di qualsiasi bus Amt.
«Quel che ha scritto il Giornale è affare del Giornale». Cominciamo un discorso qui e su quel che sto dicendo io ora qui» ha tagliato corto in Sala Rossa l'assessore che, come se l'argomento fosse quasi nuovo, ha negato qualsiasi responsabilità su tutte le scelte passate inerenti il ricovero per cani e si è mostrato propositivo buttando sul tavolo per l'immediato futuro una riunione di Commissione con chi gestisce il canile per fare il punto della situazione e un sopralluogo a sorpresa per verificare le varie problematiche.
Tutto bene dunque? Niente affatto: se è infatti un segnale positivo che il Comune voglia tornare ancora sulla questione per approfondire le reali condizioni della struttura a destra restano molte perplessità sul comportamento di Margini. Per Murolo, destinatario della risposta scritta sul canile, è gravissimo che l'assessore neghi quello che lui stesso ha messo nero su bianco: «Sono proprio alla frutta», ha commentato, riferendosi a tutta la Giunta. Mentre la capogruppo Pdl Raffaella Della Bianca ha ironizzato: «Margini ha fatto lo spiritoso raccontando della Merkel, ma probabilmente, a differenza del canile, l'ufficio della cancelliera è già stato riparato».
Il commento più duro è stato però quello del coordinatore metropolitano del Popolo della Libertà Gianfranco Gadolla che anche ieri è salito sulle alture di Sestri Ponente per verificare la situazione: «Ponzio Pilato in confronto all'assessore non è nessuno: chi ha fatto d'altronde la strada nella quale non passano neanche gli autobus?» si è domandato caustico, e ha concluso: «A oggi il canile è superaffollato soprattutto di pitbull, ben 56, che sono di difficilissima gestione.

E non è vero che nessuno ha mai chiesto le tettoie perché i volontari ne hanno fatto richiesta e il Comune, per soli 14mila euro, ha risposto che non aveva i soldi».
Guai a dirlo a Margini, però: per ora bastano i salti mortali sulle interrogazioni.

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