L’Ulivo esulta. Anzi, impreca

Francesco Gambaro

Alle 15.01 nell'Ulivo - point di corso Torino già si brinda con due bottiglie di acqua minerale e tre di spumante «Gran Dessert», focaccia in abbondanza e vaschette di noccioline. I dati sono ancora quelli virtuali degli exit - poll, ma la prudenza non abita qui. Euforia allo stato puro quando sullo schermo compare l' «odiato» Emilio Fede, mentre snocciola le prime indicazioni di voto: tra il 45 e il 50 per cento per la Casa delle libertà, tra il 50 e il 54 per l'Unione. Applausi e battimani come se piovesse. La festa è iniziata. Il più lanciato è il coordinatore regionale della Margherita, Rosario Montaleone: «C'è stata una grande partecipazione e un grande giudizio popolare sul mandato di Silvio Berlusconi sconfitto due volte». Senza freni pure l'ex senatore dell'Ulivo Aleandro Longhi: «Gli italiani hanno seguito il consiglio di Indro Montanelli, hanno provato Berlusconi e non ci credono più». Pochi minuti dopo arriva il deputato uscente del collegio 10 Stefano Zara. Taccuini e telecamere sono tutte per lui: «Se i dati sono questi, allora si dovrà andare verso la prospettiva di una lista unitaria. Gli esami per l'Ulivo sono finiti», scandisce Zara. E i primi dati sulla Liguria gli danno ragione: Democratici di sinistra 27 per cento, Rifondazione comunista 9,4 e Margherita 9, 186 sezioni su 1798.
Alle 17.35 varca la soglia del point Roberta Pinotti. Giubbotto nero, foulard, maglia e orecchini azzurri, la candidata alla Camera dell'Ulivo parla già da vincitrice: «Con più esperienza potrò lavorare meglio altri cinque anni, ma questa volta al governo e non all'opposizione». Franca Burlando, pasionaria dell'Unione, vive l'attesa col batticuore. «Sono qui per i miei nipoti. È in gioco il loro futuro». Settant’anni e un adesivo stampato sul petto: «Io sono una cogliona». Come un fulmine a ciel sereno, alle 17.45 in corso Torino piombano i dati del Senato. Carramba, che sorpresa: Casa della Libertà 48,6 per cento, Unione 50,4. La forbice si è ristretta. Cala il gelo nell'Ulivo point. Il popolo di sinistra non ci crede: «Si stanno arrampicando sugli specchi, sono dati presi a macchia di leopardo», provano a incoraggiarsi i fans di Prodi. Alle 18.30 arriva il presidente della Provincia Alessandro Repetto, scuro in volto. Non parla. Altri dati alle 19 (un solo punto tra Unione e Cdl). E altre paure.

Rosario Monteleone forse vorrebbe rimangiarsi il commento euforico di quattro ore prima. Roberta Pinotti ha perso lo smalto del primo pomeriggio. Fabio Mussi, capolista dell'Ulivo, non si vede. I sostenitori dell'Ulivo sciamano lentamente verso casa. Tira una brutta aria. La festa è già finita?

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