L’Umbria urla contro i tagli ma spende per i roseti russi

Roma Nemmeno Nostradamus ci sarebbe riuscito. Miracoli dell’Università italiana. Un professore di statistica (ma evidentemente con buone nozioni di cabala) due anni fa mette nero su bianco i nomi di chi vincerà il bando appena pubblicato nella sua Facoltà della Sapienza, e poche settimane fa, il miracolo: la profezia si avvera nei minimi dettagli, e quei due aspiranti docenti alla Facoltà di Statistica vengono battezzati dalla commissione esaminatrice come nuovi ordinari.
Una preveggenza? Certo, anche se nell’università improvvisarsi Nostradamus è abbastanza semplice, visto che i vincitori sono quasi sempre annunciati, se non decisi in anticipo. Che sia questo il caso lo deciderà la Procura della Repubblica di Roma, a cui il professore preveggente, Tommaso Gastaldi, ha inoltrato nel 2009 un bell’esposto-querela. Ancora prima, cioè l’11 aprile 2008, Gastaldi aveva scritto al preside della Facoltà di Statistica, professoressa Gabriella Salinetti, una lettera in cui scriveva testuali parole: «Mi è giunta voce che sarebbero già predecisi gli assegnatari dei due posti da professore ordinario, mi si dice che i posti sono per il prof. Fulvio De Santis e per il prof. Paolo G. Franciosa», arricchendo la lettera di particolari sul funzionamento della facoltà, su certi favoritismi, su pratiche di finanziamento e gestione delle consulenze (docenze ai master pagate fino a 500 euro l’ora, per docenti ma anche per amministratori delegati di società che poi sponsorizzavano il master stesso...) a suo avviso molto dubbi. Con una postilla: «Sarebbe alquanto sconveniente (per usare un eufemismo) che il prof. Franciosa, membro della stessa giunta da cui deriva la stravagante e assurda proposta di bandire un concorso per professore ordinario in Informatica pura - cosa di cui obiettivamente né la Facoltà né gli studenti necessitano - risultasse poi, guarda caso, anche il vincitore del posto».
Tutte accuse da verificare. Quel che è certo è che la previsione era azzeccatissima. Il Miur ha pubblicato il 10 giugno 2010 l’esito del bando concorso a un posto da Professore Ordinario presso la Facoltà di Scienze statistiche alla Sapienza di Roma: Paolo G. Franciosa. Esattamente uno dei due nomi scritti nella «profezia» di Gastaldi. Lo stesso giorno viene reso noto il nome di un altro vincitore dello stesso bando. E, miracolo, è proprio lui: Fulvio De Santis, lo stesso previsto dalla lettera del 2008. Notare che gli aspiranti professori non erano pochini, in ben 46 per il posto vinto da Franciosa e altri 19 per quello assegnato a De Santis. Quindi tra 65 candidati loro due stracciano la concorrenza. Per meriti scientifici? Naturalmente sì, a meno che qualcuno non dimostri il contrario.
Certo, qualcuno potrebbe far notare che i curiosi accadimenti alla Sapienza non mancano. Storie di parenti sparsi su varie cattedre, indagini della magistratura su appalti assegnati a società dei docenti dell’ateneo, ombre e sospetti. Del preside di Medicina nonché rettore si occuparono i giornali, quando si raccontò che nella facoltà lavoravano la moglie Luciana Angeletti, il figlio Giacomo e la figlia Paola, che nell'aula magna di Patologia fece anche la festa di nozze.

Lui respinse ogni accusa di favoritismi: «Parentopoli? Voi giornalisti sapete fare solo folclore!». Forse, è solo una grande famiglia, la Sapienza. E il fatto che i vincitori dei concorsi si possano prevedere con due anni di anticipo, soltanto un segno di coerenza ed efficienza.

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