Lamezia Terme - Una bambina di anni anni è rimasta gravemente ferita durante una lite che sarebbe scoppiata all’interno del campo rom di Lametia Terme, in provincia di Catanzaro. Secondo una prima ricostruzione, alcuni rom avrebbero avuto una furibonda lite durante la quale sarebbero partiti alcuni colpi di arma da fuoco; due di questi hanno raggiunto la bambina che ora è ricoverata in gravi condizioni nell’ospedale di Lametia Terme.
La sparatoria nel campo rom Durante una sparatoria avvenuta la notte scorsa a Lamezia Terme, un bambina di nove anni è rimasta ferita in modo grave. La sparatoria è avvenuta nel campo rom di località Scordivillo della piana di Lamezia Terme. La piccola è stata colpita al torace e all’avambraccio sinistro da due proiettili esplosi da una pistola. Subito dopo il ferimento la bimba è stata portata all’ospedale di Lamezia Terme, ricoverata in prognosi riservata. Le sue condizioni vengono definite gravi dai medici del nosocomio lametino. Sul caso indagano i carabinieri guidati dal capitano Bove, che per tutta la notte hanno sentito persone che hanno assistito alla scena, nel tentativo di ricostruire l’accaduto.
Investigatori: "Bomba a orologeria" "E' una bomba ad orologeria pronta ad esplodere in qualsiasi momento - ha descritto un investigatore - episodi come quello della scorsa notte rappresentano la dimostrazione concreta dell’estrema pericolosità, sotto l’aspetto dell’ordine pubblico, della situazione legata alla presenza dell’accampamento". Le pericolosità del campo nomadi è provocata, in primo luogo, dalle condizioni di sovraffollamento e promiscuità della struttura. Non si sa esattamente quanti siano i nomadi che ci vivono, ospitati alcuni in container ed altri in baracche di fortuna. Ne sono stati censiti, di recente, un migliaio, ma c’è chi dice che siano molti di più.
La struttura del campo rom I problemi sono provocati anche dalla contiguità del campo, che è ubicato in una zona centrale di Lamezia, con l’area ospedaliera (innumerevoli i furti di auto ai danni del personale e dei visitatori del nosocomio), con due scuole e con la linea ferroviaria. In passato, tra l’altro, ci sono stati numerosi lanci di sassi dal campo nomadi contro treni in transito, con il conseguente ferimento di personale delle Fs e di viaggiatori. I tentativi però di chiudere il campo, trasferendo i nomadi un’altra area più adeguata sul piano della sicurezza, messi in atto negli ultimi anni da varie Amministrazioni comunali di Lamezia, sono andati tutti a vuoto.
Stamattina i giornalisti non hanno potuto avvicinarsi al campo per l’ostilità dei nomadi in relazione all’episodio della scorsa notte. L’accampamento è presidiato dai carabinieri, che hanno invitato i giornalisti, per evitare rischi, a non avvicinarsi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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