LatinoAmericando, 400mila in un mese

Ottima musica, eccellente gastronomia e tanta cultura: il festival, che si tiene ad Assago, chiuderà il 15 agosto

Andrea Indini

Salsa, merengue, empanada e picanha. Si è appena concluso il primo mese di eventi e concerti al Festival LatinoAmericando con un bilancio davvero positivo. I milanesi sono innamorati dell’America Latina. Al via il secondo mese, ricco di eventi eccezionali.
In coincidenza con la festa nazionale di Cuba ha aperto, ieri, la seconda tranche del festival, ospite, ad Assago con una grandissima esibizione dei Los Van Van. «Abbiamo da poco girato la boa del primo mese - non nasconde la sua soddisfazione Juan Josè Fabiani, patron dedicato alla musica e alla cultura latinoamericana - ma già possiamo esprimere la nostra soddisfazione per come sono andate le cose ad Assago, in questa prima fase». E queste sono solo le premesse per un agosto ancora più caldo. «Il nostro pubblico - continua Fabiani - è sempre più numeroso e appassionato e vivrà da qui al 15 agosto altre bellissime sorprese». Il primo quindicinale della manifestazione si è caratterizzato fino a oggi con un’edizione ricca di performance artistiche, eventi culturali e gastronomici molto graditi al pubblico. Lo testimoniano i dati di affluenza resi noti dagli stessi organizzatori. «Al 21 luglio - spiega il patron - abbiamo avuto oltre 400mila visitatori». Un dato eccellente che premia la qualità dell’evento e tutto ciò che questo festival offre in termini di cultura, gastronomia, opportunità turistiche e momenti di grande svago soprattutto per quei milanesi che sono costretti a rimanere in città durante l’estate.
Il festival, iniziato a metà giugno, ha proposto un cartellone di musica di altissimo livello. Numerose star di assoluto livello mondiale si sono susseguite, con ritmi serrati, sul palcoscenico del festival. Jorge Drexler, Oscar D’Leon, Jorge Aragao, Juan Luis Guerra e Omara Portuondo sono solo alcuni nomi tra i numerosi - e bravissimi - artisti che si sono esibiti nel primo mese.
Questa manifestazione è anche un’occasione, per il nostro Paese, per conoscere l’artigianato, la cultura e la gastronomia dei diversi Paesi del Sud America. Alcuni dati: i ristoranti hanno sfornato, in un solo mese, circa 70mila chili di carni argentine e brasiliane, 3mila di paella e altrettanti di aragoste. I bar hanno servito quasi 50mila litri di birra, oltre 10mila di rhum e tantissima cachaça per la popolarissima caipirinha.
Le prossime settimane si riempiranno di importantissimi eventi. Se giovedì sono attesi gli Inti Illimani, per venerdì è in programma la performance di Johnny Pacheco.

Seguiranno il bis di Oscar D’Leon (martedì 2 agosto) e Toquinho (martedì 9 agosto), senza però dimenticare le «chicche» rappresentate dai giapponesi Orquesta de la Luz (questa sera) e gli scozzesi Salsa Celtica (venerdì 5 agosto). Molte anche le novità sul piano amministrativo, come il test per l’alcol per chi, prima di uscire dal festival, vuole essere certo di non aver superato i limiti con un drink di troppo.

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