L'EDITORIALE "Il corpo di Vendola"

Ieri abbiamo pubblicato la foto di Vendola nudo per dimostrare proprio quello che lui conte­sta: che del pro­prio corpo ognuno fa quello che meglio crede

L'EDITORIALE 
"Il corpo di Vendola"

Il giorno dopo la manife­stazione delle donne anti Berlusconi è tem­po di bilanci. Che non sono quelli sbandierati sui giornali di sinistra. In piaz­za non c'era un milione di persone, e passi perché ta­roccare i dati è male antico e trasversale. Non erano tut­te donne, e anche qui non ci formalizziamo. Ma soprat­tutto non è vero che è stata una grande manifestazio­ne spontanea. La Cgil e i par­titi hanno mobilitato le soli­te truppe. L'unica novità è stata spogliarle dei tradizio­nali vessilli. Senza bandiere e divise e con figli appresso è sembrata una cosa nuo­va, inedita. Ma in sostanza è scesa in piazza una piccolis­sima percentuale del popo­lo che da sempre è antiber­lusconiano.

Altro che difendere il cor­po delle donne. Nel mirino c'era come sempre il corpo di Silvio Berlusconi. E a pro­posito di corpi, ad alcuni non è piaciuto che ieri sulla prima pagina del Giornale ci fosse quello nudo di Ni­chi Vendola. Sia chiaro che non abbiamo nulla in con­trario all'esibizione del pro­prio corpo. È soltanto que­stione di gusti e di stile. Quel­la foto, il Vendola desnudo ha accettato di farsela scat­t­are ed è visibile in alcuni si­ti per amatori. Libera scelta. Noi l'abbiamo riprodotta per dimostrare proprio quello che Vendola conte­sta, rinnegando se stesso e la sua cultura per meri fini politici. E cioè che del pro­prio corpo ognuno, uomo o donna che sia, fa quello che meglio crede senza dover passare per il giudizio della Boccassini, della Repubbli­ca , di Santoro, del Parla­mento e della piazza.

Vendola non è degno di governare la Puglia perché si divertiva, nudo, con coe­tanei palestrati? A nostro av­viso no, ne ha facoltà, per­ché gli stili di vita privati, per quanto imbarazzanti, non inficiano il diritto di avere ruoli pubblici, salvo parere diverso degli elettori. La fo­to dai noi pubblicata è vec­chia di trent'anni? Sì. Pro­prio come quella che L'espresso ha proposto di re­cente e che ritrae un giova­ne Berlusconi alla sua scri­vania sulla quale è posata una pistola (era il tempo dei sequestri di persona) per al­ludere a chissà quali legami con la malavita.

Chi spera, prega, di vede­re da un giorno all'altro una fotografia (che se esistesse sarebbe stata scattata con l'inganno) di Berlusconi nu­do a casa sua non può indi­gnarsi davanti al

corpo di Vendola come Dio l'ha fat­to. Più che il Nichi della sini­­stra, pubblicando quella fo­to abbiamo voluto mettere a nudo il doppio, falso mora­lismo del popolo che era ap­pena sceso in piazza. Se non ieri, quando?

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