La Lega porta in consiglio le cassette delle elemosine

La Lega porta in consiglio le cassette delle elemosine

Il consigliere leghista Giannalberto Conte del Municipio Centro-est non è un ladro. Se ha preso una cassetta appesa con uno spago all'ingresso del sottopassaggio di piazza Portello lo ha fatto, spiega, «solo per dare una dimostrazione delle condizioni in cui vive il salotto buono della nostra città». Una cassetta di plastica rivestita di cartone che Conte assicura: «rimetterò al suo posto». Non prima, però, di averla mostrata al consiglio municipale di lunedì sera per introdurre un ordine del giorno contro la «presenza di accattoni, lavavetri, sbandati e venditori ambulanti nell'area compresa tra via Martin Piaggio e piazza De Ferrari». Accattoni che si siedono da mattina a sera proprio su quella cassetta «e che spesso importunano i passanti e orinano per la strada». Persone, per lo più extracomunitarie spiega Conte, «che hanno snaturato un'area ritrovo un tempo dei migliori pittori e scultori liguri». Da lì la richiesta di Conte per «far rispettare la legalità e le fondamentali regole del vivere civile». Contraria l'opposizione. Vincenzo Lagomarsino (Verdi) spera che per Conte «queste persone non debbano essere eliminate fisicamente» puntando il dito però contro il Comune: «orinano per strada perché non ci sono bagni pubblici». E se per Giuliano Bellezza (Pd), i toni di Conte «sono vergognosi», Vincenzo Pagliuolo, sempre dall'opposizione, chiede maggiore comprensione «verso quelle persone, italiane o extracomunitarie, che per difficoltà finiscono per la strada sotto un cartone». «Sono drammi di vita nei confronti dei quali la politica non deve alimentare l'odio ma trovare delle soluzioni», è l'approccio di Pagliolo. Che si scontra coi lavori della terza commissione presieduta da Lorenzo Pellerano (Lista Biasotti) che si sta occupando proprio delle persone senza fissa dimora. «Si tratta di una problematica di competenza degli uffici comunali, ma di fatto ricade principalmente sul centro città», spiega Pellerano che aggiunge: «Purtroppo la crisi economica ha avuto effetti terribili per chi già prima faceva fatica, ma il Comune ha bloccato l'erogazione dei contributi continuativi per le famiglie in difficoltà.

Per dare un'idea, nel Municipio più grande della città, su una popolazione di circa 90 mila abitanti, solo una quarantina di persone ricevono un sussidio continuativo di massimo 300 euro al mese per una spesa globale inferiore ai 200 mila euro».

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