Legnano alla guerra del kebab: locali chiusi dopo le dieci di sera

Giro di vite da parte del sindaco di Legnano Lorenzo Vitali, nei confronti dei luoghi di assembramento degli stranieri. Così, nella città del Carroccio ai titolari di due esercizi pubblici, specializzati nella vendita del kebab è stato imposto di anticipare l’orario di chiusura dell’attività, alle 22. L’ordinanza è stata notificata nei giorni scorsi e tra mille polemiche, a due esercenti di via Gigante.
Il provvedimento è stato giustificato dall’amministrazione comune come uno strumento necessario a garantire in città il clima di sicurezza, di decoro e di ordine pubblico. Ma anche per porre fine alle lamentele da parte dei residenti, che in più occasioni, per trovare un po' di pace a notte inoltrata, avevano dovuto chiedere l'intervento delle Forze dell’Ordine. Attorno a questi due esercizi specializzati nel famoso piatto a base di carne arrostita, tipico della gastronomia araba, si riunivano stranieri di diverse etnie. E dopo qualche birra di troppo iniziavano gli schiamazzi e spesso si accendeva qualche rissa. Tanto che il plauso dei cittadini è stato pressoché unanime. Mentre dalla forze politiche della sinistra sono piovute pesanti critiche sulla giunta di centro destra. Soprattutto perché i due locali sono un reale e gettonato punto di riferimento di tantissimi extracomunitari, residenti in città e nei comuni vicini.
«Si è trattato di un’ordinanza necessaria. Un’iniziativa volta esclusivamente a rendere la nostra città più vivibile - ha spiegato Vitali -. Il divieto di consumare alcolici sulla strada o in aree che non siano esplicitamente, il divieto di bivacco e di comportamenti lesivi della pubblica decenza è stato un atto doveroso, volto a mantenere il maggiore ordine e decoro possibile e condizioni igienico-sanitarie irrinunciabili in una società civile degna di tal nome».
Da diverso tempo le aree circostanti questi locali erano infatti diventate zone pericolose anche soltanto per chi vi transitava dopo una certa ora. «Sono certo che mettere un freno alla possibilità di comportamenti illegali come lo spaccio di droga, i vandalismi, tafferugli, ma anche i semplici schiamazzi, senza parlare di danni al patrimonio pubblico e privato, avrà certamente un risvolto positivi anche per gli stessi esercenti dei locali oggetto del provvedimenti. Sono infatti sicuro che molti possibili avventori oggi disertano proprio per timore di essere coinvolti in qualche scaramuccia tra extracomunitari un po’ su di giri» ha sottolineato il primo cittadino.


Vitali ha poi annunciato l’intenzione di perseguire con la propria politica in tema di sicurezza. «Una politica - ha assicurato - mirata esclusivamente a tutelare i cittadini onesti». Il sindaco infine rimanda al mittente le accuse di chi vede nell’ordinanza una sorta di provvedimento dal vago sapore razzista.

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