Leone: "Ero incinta mentre recitavo l'aborto di Oriana"

L'attrice e i tormenti nell'interpretare. "Miss Fallaci", la nuova fiction Rai: "Una personalità irripetibile"

Leone: "Ero incinta mentre recitavo l'aborto di Oriana"
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da Sanremo

Miss Fallaci sbarca sul palco dell'Ariston. La più grande giornalista italiana che agli inizi di carriera raccontò anche la moda, la dolce vita e i segreti della mondanità, ci venne veramente a Sanremo a incontrare Mina nel 1961.

Oggi, invece, appare qui all'Ariston incarnata da Miriam Leone, l'attrice che le dà anima e corpo nella fiction che andrà in onda da martedì su Raiuno. Otto puntate, dirette da Luca Ribuoli, in quattro serate che raccontano la prima parte della vita di Oriana quando era ancora conosciuta come «la ragazza del cinema» e lavorava come cronista per il settimanale L'Europeo. Quindi quale palco più potente per invitare gli italiani a guardare la serie che vuole far conoscere una delle donne più intriganti, coraggiose, controverse, passionali, ostinate, indomabili, avversate del nostro Novecento.

«Carlo Conti mi ha chiesto di venire qui a lanciare la fiction - racconta Miriam - E già che ci sei, ha aggiunto, puoi farmi anche da co-conduttrice per una serata». E l'attrice siciliana (da Eva Kant in Diabolik a I leoni di Sicilia, per citare solo gli ultimi lavori) si è prestata a entrambi i ruoli, giocando e divertendosi sul palco ieri sera con Katia Follesa, Elettra Lamborghini e il presentatore. «Carlo è il mio amuleto - spiega divertita nella conferenza stampa del mattino - mi ha incoronata Miss Italia nel 2008, poi presentava i David quando mi hanno candidato ai David. Dieci anni fa gli ho detto di no per Sanremo, ma stavolta non potevo rifiutarmi».

Poi si fa più seria nel raccontare l'avventura di interpretare la giornalista, forse il ruolo più difficile e complesso della sua carriera: «Tengo moltissimo a Miss Fallaci», di cui firma anche la sceneggiatura. «Penso che possa piacere ai giovani perché racconta i timori, le frustrazioni, le paure di una ragazza nei suoi 20 anni», aveva spiegato tempo fa alla Festa di Roma. Del resto incrociare una vita così straordinaria, di una donna che con tenacia riesce a diventare una stimata giornalista e scrittrice in un mondo dominato dagli uomini, ti mette in discussione. «Se io ho qualcosa del carattere forte di Oriana? La sua è stata una personalità irripetibile e non oso dire che le somiglio in qualcosa, però un po' mi riconosco nella caparbietà che ha dovuto tirar fuori per essere considerata credibile. Nulla di drammatico nel mio caso, anzi io sono una persona fortunata, ancora incredula da quanto mi ha dato la vita». E tra i tanti aspetti della giornalista, la serie ripercorre anche le sue fragilità, gli amori complicati e il dolore di non essere diventata madre (un rammarico da cui nacque anche Lettera a un bambino mai nato). «Proprio sul set in cui interpretavo Oriana che scopre di aspettare un bambino dal collega Alfredo Pieroni, si interroga se tenere il figlio e poi ha un aborto spontaneo - racconta ancora Miriam - anche io ho scoperto di essere incinta di Orlando, che ora ha poco più di un anno».

Il giorno della messa in

onda della fiction, esce il volume Oriana Fallaci - Processo alla minigonna (Rizzoli), selezione degli articoli scritti dalla giornalista negli anni Cinquanta sui grandi stilisti dell'epoca, da Cocho Chanel a Mary Quant.

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