Il Velo invisibile, mostri, streghe, serial killer: la trama nascosta dei delitti irrisolti e dei misteri d'Italia (Piemme), non è il classico libro di true crime o di cold case. Né l’ennesima revisione complottista di fatti noti alla cronaca. È qualcosa di differente, "weird", direbbero gli americani, ovvero l’inconscia convinzione, profondamente sepolta nei meandri del nostro cervello, che oltre all’universo materiale, alla realtà quotidiana, alla comune visione del mondo condivisa tramite un tacito consenso con le altre persone, ci sia altro, qualcosa di ineffabile e alieno. Ed è proprio su questo che Yuri Abietti, studioso e praticante delle tradizioni esoteriche occidentali, indaga. Dal mostro di Firenze a quello di Mestre; da Leonarda Cianciulli “la saponificatrice di Correggio” e le donne killer al mago Bauer; dai lupi mannari alla bestia di Cusago. Un viaggio sensazionale di cui l'autore racconta e spiega anche nella nostra intervista.
Tanti libri raccontano dei misteri irrisolti del nostro Paese, cosa ha di particolare il suo?
"Oltre che essere appassionato di misteri irrisolti e cold case, mi interesso di Magia, esoterismo e folklore. Molti casi presentano degli aspetti che hanno a che fare con questi argomenti che spesso vengono trattati con superficialità. Cerco di dare il mio punto di vista personale, un punto di vista che deriva dai miei studi e dalla mia prospettiva particolare. E, in questo libro, cerco di presentare queste connessioni, per quanto mi è possibile, senza fornire spiegazioni forzate e senza pregiudizi o preconcetti".
Ci sono due tipi di reazioni sulle cose che non sono comprensibili, l’accettazione come mistero o la convinzione che tutto sia spiegabile. Durante la scrittura del suo libro si è mai arreso ad una di queste due opzioni?
"Credo, più che altro, che l'istinto umano porti a proiettare sempre una qualche forma di spiegazione sul “velo del mistero”. Talvolta si tratta di spiegazioni razionali e logiche, altre volte di cose più fantasiose, complotti o suggestioni irrazionali. Il tentativo del libro è proprio quello di evitare queste proiezioni presentando le coincidenze, le sincronicità e i misteri in modo da sottolineare il loro fascino, la nostra capacità di creare miti e leggende, senza fornire una comoda soluzione".
Qual'è stato il suo metodo di lavoro nelle indagini sui fatti di cronaca nera di cui racconta?
"Ho cercato di consultare più fonti possibili, sia cartacee sia online: molti casi di serial killer hanno ispirato la creazione di blog enciclopedici dove vengono discussi anche i minimi dettagli dei vari omicidi, con teorie, ipotesi e analisi. Ma spesso mi sono trovato a scoprire coincidenze strane che mi hanno deviato dal percorso che avevo inizialmente ipotizzato, “tane del Bianconiglio” curiose e collegamenti suggestivi. Ho seguito il sentiero cercando di mantenere un filo conduttore comprensibile. Per certi versi, come dico nel libro, più che il suo autore mi sembra di essere stato il suo primo lettore".
Lei è uno studioso di magia, cosa significa questa parola e chi è nel 2023 un mago?
"Ogni autore, esoterista e studioso ha una sua definizione di Magia, ma in un certo senso sappiamo tutti istintivamente di cosa si tratta. Essere un mago significa prendere in considerazione, anche solo come gioco mentale, l'esistenza di qualcosa di misterioso e affascinante che va oltre il mondo fisico. Nonostante ciò che si pensa comunemente, io sono convinto che questo non sia intrinsecamente in contraddizione con la razionalità e la fiducia nella scienza".
Nella sua biografia si legge che lei è un praticante delle tradizioni esoteriche occidentali, quali sono?
"Le tre tradizioni esoteriche occidentali principali (facendo un'estrema semplificazione) sono la magia cerimoniale, la stregoneria e la magia del caos. Sono tre percorsi che, in realtà, si sono spesso incontrati e fusi nel corso della storia. Se le prime due sono antiche quanto l'uomo, la magia del caos è la tradizione più recente e moderna (e per certi versi più provocatoria e innovativa): risale agli anni '70 e '80 ed è stata creata da alcuni maghi ed esoteristi nel Regno Unito, per poi diffondersi rapidamente in tutto il globo".
Che cosa è un indagatore dell’incubo?
"La persona che invece che scappare dalla casa infestata, ci si infila con una tavoletta Ouija o una Spirit Box per vedere cosa succede! A parte gli scherzi, ritengo solo di essere un curioso che viene affascinato da tutto ciò che mantiene un po' di mistero e che ci ispira ancora senso di meraviglia".
Durante le sue ricerche ha mai avuto paura? Leggendo il suo libro spesso sembra che al contrario ne sia attratto
"Ho provato più volte un brivido, durante le ricerche, quando notavo alcune coincidenze o quando alcuni elementi sembravano incastrarsi in un disegno inquietante. Non so, però, se si possa parlare di paura. Sicuramente di forti emozioni. La paura, nelle mie ricerche come nella mia pratica, è più l'eccezione che la regola. L'emozione che mi guida maggiormente è senza alcun dubbio la curiosità".
Quanto la magia, che sia nera o bianca è legata all’energia del nostro cervello?
"Se chiedete a dieci esoteristi questa domanda, otterrete dieci risposte diverse. Nessuno lo può sapere di sicuro. C'è chi è convinto che sia tutto nella nostra mente, che tutto venga creato dalla nostra immaginazione, e chi invece crede fermamente nell'esistenza oggettiva ed esterna delle “entità” e dei fenomeni. Io non so cosa credere... Mi sembra solo che la prima ipotesi suoni un po' presuntuosa. Quale che sia la verità, le nostre energie mentali e la nostra volontà sono, comunque e sempre, una parte integrante della Magia".
Esistono per lei le coincidenze?
"Non tutto ciò che ci accade deve per forza avere un qualche oscuro significato magico: esiste il caso e gioca un ruolo importante nella vita di tutti. Credo, però, che esistano anche sincronicità che vanno oltre la semplice coincidenza. Poi cosa siano di preciso questi “segni”, da chi o cosa arrivino e che significato possano avere... Questo è un dibattito annoso che non penso nessuno risolverà in tempi brevi".
E il destino?
"Non sono un grande fan dell'idea di destino predeterminato. Penso che le nostre azioni abbiano conseguenze e possano plasmare gli eventi della nostra vita (e questo a volte appare come una sorta di “destino”). E penso che ognuno di noi, con il carattere, le reazioni agli eventi, l'atteggiamento e le proprie inclinazioni personali, abbia un “binario” tracciato che tende a seguire.
Ma penso anche che sia possibile rendersene consapevoli e cambiare il percorso, deviare il flusso del destino in una direzione più auspicabile. La Magia è uno dei metodi che si possono utilizzare per raggiungere questo risultato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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