Levante Solito psicodramma in consiglio

«Consiglieri sull’orlo di una crisi di nervi». Il titolo della serata arriva direttamente dallo scarso pubblico. Ma se era parodia (del capolavoro ideato dal regista Pedro Almodovar) almeno non discriminava il gentil sesso. Perché lunedì sera, presso il municipio Levante, pressoché tutti i consiglieri hanno perso la bussola quando il presidente, Francesco Carleo, ha illustrato il piano di riordino delle due sezioni di polizia municipale e degli uffici dell’anagrafe. Ma se l’unificazione delle stazioni dei vigili di via Bottini e villa Garibaldi nella futura sede di piazza Ippolito Nievo è stata di fatto accolta secondo la logica: «meno personale in divisa negli uffici e più controllo sulle strade». Una sorte ben diversa è toccata al progetto di eliminare gli uffici dell’anagrafe di Nervi (Piazza Duca degli Abruzzi) e Sturla (via Sagrado) e accorparli anch’essi a Quarto, sempre in piazza Ippolito Nievo.
A nulla servono le motivazioni che arrivano direttamente dal segretario generale del municipio: «Quest’anno abbiamo 12 persone che a gennaio si ridurranno a 11 e nel giro di poco tempo potrebbero scendere sotto la decina. Troppo poche per gestire due uffici». Neanche le sue rassicurazioni: «i certificati non solo si possono stampare on line, ma a breve si potranno richiedere anche negli uffici postali coi quali è in corso una convenzione». Niente da fare. «In questo modo si penalizzano gli anziani che non possono spostarsi», «Quarto non è centrale nel territorio se si considerano anche le vallate di San Desiderio e Bavari», «diventiamo un ente che chiede solo gabelle in cambio di nessun servizio».
Insomma, il repertorio è una levata di scudi unanime. Fino a quando Carleo non esibisce la delibera di giunta del municipio che ha adottato il progetto approvato, nel novembre del 2009, dalla maggioranza degli stessi consiglieri. Panico. Io non c’ero e se c’ero dormivo sembra il leit motiv dei consiglieri disorientati. «È il segno del modo in cui si svolgono i lavori», non esita a mettere dei «distinguo» Maurizio Moretti (Pdl), dimessosi da qualche mese da presidente della terza commissione responsabile proprio dei Servizi Civici e del Patrimonio. «Questa pratica, per esempio, non è mai arrivata alla mia commissione», aggiunge Moretti in polemica con Carleo. Mentre Alba Viani (Pdl) prova a scrollare gli spiriti e sintetizzare gli umori: «In tutto questo si nota una gran confusione. È possibile che in una riunione un po’ confusa qualche consigliere non abbia recepito cosa si andava a votare».

Tanto più che lo scorso novembre il documento approvato dal consiglio considerava talmente importante il progetto da chiedere al Comune di anticipare di un anno (nel piano triennale 2010-2012) lo stanziamento dei 600mila euro (più altri 300 provenienti dalle casse della polizia municipale) necessari per adeguare l’edificio di via Ippolito Nievo. Insomma, un investimento urgente, urgentissimo anzi (dopo che lunedì il consiglio ha fatto indietro tutta) inutile.

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