LIGABUE, il rock italiano suona anche per l’ambiente

Attesa tappa romana questa sera allo stadio Olimpico

Una rampa di lancio che sale dal centro del palco, pale che ruotano incessanti, torri da raffineria e grandi cisterne affogate in un mare di immagini spezzate e ricomposte in un affresco multicolore. È questa la cornice scenografica del palco del Liga Tour 2008 che questa sera farà la sua tappa allo Stadio Olimpico. Ultimi biglietti ancora disponibili nelle prevendite abituali per chi decidesse di andare al concerto. Il consiglio però è di affettarsi, perché da mesi ormai è scattato il conto alla rovescia per la data capitolina del tour a «impatto zero» di Luciano Ligabue, da anni - insieme con Vasco - incarnazione del rock più gettonato in Italia: unici a riempire qualsiasi stadio o grande spazio all’aperto.
Partito il 4 luglio da Milano, lo show di Ligabue ha quest’anno un occhio di particolare attenzione rivolto all’ambiente. Oltre ad essere a impatto zero per le emissioni, infatti, chi va al concerto potrà partecipare a un progetto di car-pooling anche a Roma, ossia di condivisione delle auto. Basta collegarsi a www.lifegate.it, www.ligachannel.com o direttamente a www.tandemobility.com per iscriversi e offrire o richiedere un passaggio auto per raggiungere lo stadio e limitare l’impatto inquinante sull’ambiente. Oltre che il traffico attorno allo stadio. Secondo il progetto l’anidride carbonica prodotta dai concerti verrà riassorbita con la creazione di una foresta di 218.700 mq in Costa Rica, pari ad oltre 31 volte il terreno di gioco dell'Olimpico.
Detto questo, il live messo insieme da Ligabue e davvero un rock show ad alto impatto emozionale. Ben tre le band che dalle 19,45 apriranno il concerto del rocker emiliano. Sul palco i Rio, i Greenwich e i Nucleo, quest’ultimi veri «pupilli» del Liga reduci dalla pubblicazione di un disco «Io prendo casa sopra un ramo al vento» supportato dallo stesso Liga.
La scaletta del concerto prevede l’insolita apertura con «Certe notti» hit del cantante, solitamente tenuta per il bis: «Con l’età si fanno piccole pazzie» commenta Ligabue. Rock ma anche molta passione civile per il rocker di Correggio in questo tour, che ribadirà con un video proiettato alle spalle i primi dieci articoli della Costituzione, che sfileranno sullo schermo durante un bel classico del Liga come «Non è tempo per noi». In scena anche successi come «Ho perso le parole», «Tra palco e realtà» e «Balliamo sul mondo» fino al finale previsto sulle note della splendida «Buonanotte all’Italia».
Sul palco con Ligabue la chitarra elettrica del fido Federico Poggipollini cavalcherà i ritmi da arena rock imbastiti dalla nuova sezione ritmica della band che vede Michael Urbano e Kaveh Rastegar rispettivamente a batteria e basso. Con loro Niccolò Bossini, José Fiorilli e la nuova entrata Luciano Luisi alle tastiere.

Fra stadi, teatri e palazzetti, si tratta di una lunga galoppata live ininterrotta dal 2005 per Ligabue che, prima di un’annunciata sosta di un paio d’anni, concluderà a settembre questo tour con un degno finale all’Arena di Verona accompagnato da un'orchestra di settanta elementi.

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