Centurion - Lavata di capo. Esame di coscienza collettivo. Strigliata. Chiamatela come vi pare. La sostanza è la stessa. Lippi dopo il pari con la Nuova Zelanda era furibondo e stamattina ha messo gli azzurri con le spalle al muro. Dopo il pari 1-1 contro la Nuova Zelanda, gli azzurri sono tornati a lavorare sul terreno del South Downs College di Centurion. In campo anche gli infortunati Gigi Buffon, alle prese con una ernia discale e Andrea Pirlo, che sta recuperando da un problema al polpaccio.
A rapporto dal ct Il ct della Nazionale italiana ha fatto sedere tutti i giocatori dietro ai tabelloni pubblicitari e ha parlato a lungo analizzando nei dettagli il match contro i kiwi. Lippi ha parlato in campo ai suoi per 18 minuti, poi ha diviso la squadra in due gruppi: quelli che ieri hanno giocato contro la Nuova Zelanda hanno svolto un allenamento defaticante, gli altri esercizi con il pallone.
Pirlo si allena E, mentre Buffon è tornato negli spogliatoi per proseguire la riabilitazione, Pirlo ha lavorato con il secondo gruppo, toccando per la prima volta il pallone dopo l’infortunio. Il centrocampista azzurro aveva riportato un probelma al polpaccio lo scorso 3 giugno nell’amichevole contro il Messico. Possibile quindi che il ct riesca a recuperare Pirlo per la decisiva partita contro la Slovacchia di giovedì prossimo per l’ultima giornata del gruppo F.
Lippi: "Non li voglio con il terrore" "Ho letto che Capello ha detto che i suoi giocatori hanno terrore del Mondiale. Ecco, è esattamente quello che non voglio succeda a noi. Dobbiamo pensare che il nostro mondiale comincia ora" ha detto Lippi all’indomani del pari con la Nuova Zelanda che complica il cammino dell’Italia verso la qualificazione. Nessuna confusione. Lippi risponde così a chi lo accusa per i troppi cambi. "Ho letto che aumento la confusione in campo - ha detto il ct -, ma io sempre fatto tanti cambi nella mia carriera. Quando va bene dite che tiro fuori la soluzione dal cilindro, quando male che ho fatto confusione. E se non faccio nulla, che ho assistito inerme alla disfatta".
Abete e le convocazioni "Ho parlato e visto Lippi questa mattina, la convinzione di andare avanti è tanta. La dobbiamo portare avanti perché ci crediamo". Ma a chi torna a criticare le convocazioni di Lippi risponde :"Trovo naturale che ogni tifoso reclami giocatori che non ci sono, ma non c’è un salvatore della patria. Il salvatore te lo fa un Pallone d’Oro, non un giocatore che non ha dimensione internazionale o una esperienza internazionale poco esaltante".
Problemi a segnare Nonostante la delusione il presidente della federcalcio Giancarlo Abete ha fiducia nelle possibilità degli azzurri di qualificarsi in quello che definisce uno "spareggio con la Slovacchia. Sono fiducioso perché penso che la Nazionale meriti fiducia e penso che in qualche modo saremo in grado di andare avanti e fare meglio. Non solo perché la fiducia in questi casi è un dovere, ma perché è una convinzione forte. Quella con la Nuova Zelanda è stata una partita che non ha risposto alle nostre aspettative. Sapevamo che non sarebbe stata facile, ma c’era la convinzione di poter vincere. Dobbiamo verificare che c’è un problema complessivo da parte delle più forti squadre europee. C’è una crescita generale nel calcio mondiale, ma noi dobbiamo ancora essere in grado di fare la differenza.
Abbiamo e non da questo Mondiale una grande difficoltà di andare in gol e nel momento in cui subisci un gol o non sblocchi la partita subentra un po' di ansia. Abbiamo provato, ma bisogna fare qualche giocata in più per far gol".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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