Tra le pagine della storia c'è un'Italia tutta da scoprire, fatta di borghi dimenticati eppure capaci di mantenere intatto il loro fascino originale. Anzi persino arricchiti dal loro status di "luoghi fantasma", tanto da risultare a tutti gli effetti delle destinazioni davvero uniche per le vacanze.
Mete spesso fuori dal grosso giro turistico e proprio per questo delle perle uniche nel loro genere. Dal Nord al Sud Italia sono presenti vari borghi che meritano di essere riscoperti e ammirati. Ne abbiamo scelti cinque, da cui prendere spunto per una vacanza all'insegna del fascino e del mistero.
Cinque luoghi fantasma da riscoprire
Cinque luoghi sospesi nel tempo, ricchi di magia e di bellezza, ma anche dall'innegabile valore storico. Borghi silenziosi e isolati, oltre a terre dove la natura ha saputo riappropriarsi di ciò che l'uomo ha provato a rubarle. Paesi come Curon, Consonno, Fabbriche di Careggine, Gairo e Trino.
Curon
Partiamo da Curon, tempo fa al centro anche di un -più o meno riuscito- progetto Netflix. Divenuta Curon Venosta nel 1928 in seguito all'annessione dei territori di Resia, San Valentino alla Muta e Vallelunga, la cittadina andò incontro a un triste destino sul finire degli anni '40.
La Compagnia elettrica Montecatini realizzò tra il 1948 e il 1950 una diga destinata alla produzione di energia idroelettrica. La sua attivazione fece sì che finirono sommersi oltre 500 ettari di campi coltivati e 150 abitazioni civili. L'unico edificio ancora visibile da allora è lo storico campanile, divenuto il simbolo assoluto della storia del borgo.
Fabbriche di Careggine
Anche la storia di Fabbriche di Careggine è stata segnata dalla costruzione di una diga, che portò alla creazione del lago artificiale di Vagli. Il paese risulta abbandonato dal 3 luglio 1947, giorno in cui venne sommerso dalle acque. Ogni circa 10 anni il borgo dovrebbe tornare visibile per lo svuotamento del lago, necessario per procedere alla manutenzione della diga. Eppure è dal 1994 che Enel non procede con tale operazione, attualmente annunciata per il 2023.
Consonno
Fu invece una frana a cambiare radicalmente la storia di Consonno, piccolo comune in provincia di Lecco. Demolito e ricostruito nel 1962 a opera dell’industriale Grande Ufficiale Mario Bagno – Conte di Valle dell’Olmo, nelle intenzioni del magnate il borgo sarebbe dovuto diventare la "Las Vegas" italiana.
La frana lo isolò però dal resto del territorio, facendo in buona sostanza naufragare i piani del Conte. Quel che resta dell'ambizioso progetto può essere visitato solo nelle giornate di domenica, con orari precisi: dalle 11 alle 12 in autunno e inverno, dalle 10 alle 19 in primavera ed estate.
Gairo
Per la visita di Gairo ci spostiamo in Sardegna, in un'area collocata nell'Ogliastra. Il borgo è stato negli anni colpito da diverse alluvioni, di cui si ricorda in particolare quella intensa del 1951. Fu talmente devastante da spingere gli abitanti a lasciare le proprie case e a fondare un nuovo paese più a monte (battezzato Gairo S.Elena). Dal 1963 Gairo "Vecchio" risulta disabitato ed è incluso di diritto tra i luoghi fantasma d'Italia. Negli ultimi anni è divenuto una curiosa meta turistica, scelta da chi vuole assaporare la parte più selvaggia e nascosta dell'entroterra sardo.
Trino e la residenza di Camillo Benso Conte di Cavour
Più che un intero borgo, nel caso di Trino a risultare tra i luoghi fantasma da visitare è la residenza che fu di Camillo Benso Conte di Cavour.
Acquisita dalla famiglia nel 1822, fu utilizzata dal Conte per sperimentare diverse moderne tecniche di coltivazione. Le opere d'arte in essa conservate sono visitabili gratuitamente, anche se purtroppo sono state vittime di abbandono e atti vandalici.Fabbriche di Careggine - Wikimedia
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