Il logo «tarocco» E i jeans Diesel diventano Deisel

Li ha messi in vendita a 20 dollari (invece di 150) lo stesso Renzo Rosso

New York «È falso solo il logo, credimi, se ne prendi due ti faccio anche lo sconto» dice il commesso indiano mostrandoti un paio di jeans da venti dollari con l'aria furba di chi vuole rifilarti una patacca. Il taglio è perfetto, la confezione pure, perfino il livello di scoloritura del denim è quello dei classici Diesel da 150 dollari al paio o giù di lì. L'unica differenza è nell'etichetta su cui si legge «Deisel». Poco lontano da qui vendono divertentissime T-shirt con tutti i loghi storpiati: Chenel invece di Chanel, Pulce & Pollyana al posto di Dolce & Gabbana, Guccy con la «Y» e via così. Del resto siamo in un negozietto di Canal Street (l'indirizzo esatto è 419 Broadway and Canal), cuore pulsante e puzzolente dell'industria della contraffazione.

In Europa «vale» se proprio di valore vogliamo parlare, circa 50 miliardi di euro all'anno. Nella sola New York costa annualmente allo Stato oltre un miliardo di dollari per mancate tasse. Il prezzo per gli imprenditori è molto più alto, ma anche i consumatori vengono pesantemente danneggiati dai cosiddetti fake sul fronte davvero fondamentale della salute. Un'esauriente inchiesta pubblicata dal New York Times ha dimostrato che nelle borse taroccate c'è un quantitativo di piombo 20 volte superiore a quello ammesso dalla legge, mentre nella tintura delle scarpe ci sono livelli terrorizzanti di cromo esavalente. L'avvelenamento da piombo può passare dalle ossa della madre a quelle dell'eventuale nascituro con esiti drammatici. Il cromo esavalente è invece una delle sostanze più cancerogene della terra.

Dovrebbe bastare questo per fermare lo shopping selvaggio in Canal Street come sulla spiaggia di Forte dei Marmi e in tutti i luoghi deputati a questo commercio illegale. Certo è difficile resistere a una Kelly di Hermès con l'accento acuto invece che grave a 500 dollari invece dei 5000 o giù di lì di listino. Per i ragazzi è altrettanto irresistibile la felpa Deisel a 20 dollari contro i cento della boutique Diesel di Madison Avenue o di Spring Street che per la cronaca si trova a pochi passi dal negozietto tarocco. Da qui l'idea veramente geniale di Renzo Rosso e del suo dream team di comunicatori: affittare in gran segreto un temporary shop in Canal Street, riempirlo di merce che sembra ma non è contraffatta e affidarne la gestione a un vero venditore di falsi. Il negozio ha funzionato dallo scorso lunedì fino a ieri, quando all'improvviso è comparso il vero Renzo Rosso con la stessa felpa Deisel che da oggi è in vendita online a prezzo pieno. Si tratta inoltre di un'edizione limitata che ha tutte le carte in regola per raggiungere quotazioni astronomiche: un jeans pagato 20 dollari rischia di esser rivenduto a 4/500 euro sui siti specializzati tipo Vestiaire Collective o anche solo su Ebay.

«Volevamo giocare con i fan del nostro brand incoraggiandoli a portare quello che gli pare ha detto Rosso in più abbiamo sempre portato avanti molte battaglie per sconfiggere il mercato della contraffazione, ma visto che l'abbigliamento con loghi taroccati sta prendendo sempre più piede come trend nel mondo della moda abbiamo deciso di giocarcela a modo nostro, con l'ironia che ci contraddistingue». Ben detto e ben fatto.

DFed

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