Londra: rischio di violente proteste di piazza per la crisi economica

La polizia britannica si sta preparando a "un'estate di collera". Anche i cittadini inglesi più miti potrebbero scendere in strada esasperati dalla disoccupazione e dal disastro dei mutui per la casa

La rabbia degli inglesi per la crisi economica potrebbe montare a tal punto da far esplodere proteste di piazza. Disoccupati, ex proprietari di case che col credit crunch hanno perso l'abitazione, risparmiatori che hanno visto andare in fumo i propri soldi potrebbero riversarsi per le strade della Gran Bretagna. Torna così lo spettro delle rivolte degli anni Ottanta. Uno spettro che la polizia inglese ritiene possa materializzarsi già quest'estate con un'ondata di proteste violente contro le quali i vertici di Scotland Yard stanno già preparando i propri agenti. David Hartshorn, a capo dell'ufficio per l'ordine pubblico della Metropolitan Police di Londra, ha riferito al quotidiano The Guardian che anche molti cittadini della middle class - che mai si sarebbero uniti a dimostrazioni di piazza in passato - potrebbero aver cambiato idea e aver deciso di sfogare la propria rabbia a causa della situazione economica esplosiva che sta vivendo il Regno Unito. Uno scenario per nulla improbabile se si pensa alla Grecia - dove gli agricoltori hanno bloccato le strade per protesta contro il calo dei prezzi dei prodotti agricoli - o se si guarda all'Islanda, dove alcune manifestazioni sono culminate in scontri con la polizia. Il rischio - tra l'altro già segnalato dall'intelligence - è che alle manifestazioni si uniscano disturbatori di professione, il cui intento è proprio quello di creare disordine pubblico.

Mentre il premier britannico Gordon Brown cerca di trovare una via d'uscita alla crisi ma non convince l'elettorato - i sondaggi dicono che ogni giorno di più la fiducia nel capo del governo si sta erodendo - Londra dovrà prepararsi a «un'estate di collera».

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