Londra si arrende agli alieni e chiude l’ufficio per gli Ufo

RISPARMI In tempi di recessione è stato ritenuto inutile mantenere un settore «improduttivo»

LondraLa recessione dà una mano agli Ufo e li libera dall'occhio indiscreto del ministero della Difesa britannico. A quasi sessant'anni dalla sua apertura infatti, l'ufficio che si occupava delle segnalazioni degli Oggetti Volanti non Identificati è stato costretto a chiudere i battenti. Al ministero mancano i fondi e così qualcuno ha ritenuto che i costi di gestione del dipartimento per l'avvistamento Ufo erano più sacrificabili di altri. I vertici del ministero hanno deciso che quelle 50mila sterline all'anno, stanziate all'ufficio, nato nel 1950, erano diventate «un utilizzo inappropriato delle risorse della Difesa» visto che in tutti questi anni di attività non è derivato alcun beneficio dalle indagini sugli Ufo. Insomma, i dischi volanti e gli alieni non esistono e, se anche fosse, non costituiscono una diretta minaccia per il Paese.
La Gran Bretagna si arrende quindi e rinuncia al grande sogno, E.T. appartiene soltanto al mondo della celluloide. Per non intristire troppo gli appassionati della fantascienza e per zittire le polemiche la notizia della soppressione del numero verde per gli Ufo è stata relegata al sito web all'inizio del mese. I giornali nazionali se ne sono accorti in ritardo, quasi per caso. Poche righe stringate per spiegare l'azzeramento di un dipartimento che in tutti questi anni aveva ricevuto più di 12mila segnalazioni, le ultime 135 proprio l'anno scorso. «In 50 anni di attività - viene detto - nessuna di queste ha rivelato l'esistenza di una potenziale minaccia per il Regno Unito e rispondere a tutte toglie risorse ad altri rilevanti settori della Difesa».
Il 5 per cento delle segnalazioni rimane tuttavia inspiegabile, ma è una percentuale troppo bassa per convincere il ministero a ritornare sui propri passi. «Il ministero non vuole esprimere la propria opinione sull'esistenza o meno di una vita extraterritoriale - ha spiegato un portavoce della Difesa - semplicemente non possediamo le capacità per identificare la natura di simili avvistamenti». Per questo motivo, dal primo dicembre il numero verde e l'indirizzo di posta elettronica riservato alla materia sono stati disconnessi. Di fatto l'ufficio non esiste più.
In Gran Bretagna non ci sarà più nessuno a raccogliere il grido dall'allarme dei cittadini che credono di aver visto atterrare un disco volante nel giardino del vicino, anche se resterà attiva la banca dati sugli Ufo presente nell'Archivio Nazionale. La decisione del ministero ha suscitato l'ira degli scienziati che si occupano dell'argomento, soprattutto di quelli che al dipartimento hanno lavorato fin dai primi anni. «Si tratta di una decisione oltraggiosa - ha dichiarato uno dei direttori del progetto Nick Pope - e per la scienza si tratta di un giorno molto triste. Avendo lavorato al progetto dal 1991 al 1994 ritengo che vi siano prove che lo spazio aereo del paese è stato già attraversato da oggetti non identificati e questo è interesse della Difesa. Non tanto perchè credo che siamo impreparati ad un attacco alieno, ma perchè lo siamo di fronte attacchi terroristici o di spionaggio non convenzionali. Che cosa accadrebbe se quell'"Ufo" avvistato fosse un prototipo di aereo spia? Questo non è affatto il momento di distogliere gli occhi dall'obiettivo - ha concluso Pope - invece è esattamente quello che sta accadendo. Perchè buttando via gli "ufo" e tutto ciò che potrebbero significare abbiamo buttato via il bambino insieme all'acqua sporca. Mi auguro soltanto che si continui ad indagare almeno sugli avvistamenti di oggetti non identificati segnalati dai piloti o dai tracciati radar.

Certo, tagliando fuori l'opinione pubblica da questo lavoro si alimentano le teorie della cospirazione. L'interesse per la materia non è mai stato così alto e uno dei più grandi misteri dell'era moderna è molto lontano dall'essere risolto».

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