Milano - Dopo un pomeriggio di trattative, arrivano le nomine dell’organigramma di Futuro e Libertà decise da Gianfranco
Fini: Italo Bocchino sarà il vicepresidente, mentre - a sorpresa - il nuovo capogruppo della Camera sarà Benedetto Della
Vedova. Fini ha poi nominato coordinatore nazionale l'onorevole Menia, presidente del Gruppo al Senato il senatore Viespoli, portavoce Urso e presidente eletto dell’Assemblea nazionale Ronchi.
Nomine della segretaria Le nomine decise da Fini, ai sensi dello Statuto provvisorio di Futuro e
Libertà approvato dall’Assemblea costituente di Milano, riguardano anche la segreteria politica nazionale di Futuro e Libertà, di cui fanno parte
il segretario nazionale amministrativo, on. Lo Presti e il segretario di Generazione Futuro, Gianmario Mariniello. Scelto per la direzione di Farefuturo Umberto Croppi.
Ma sulle scelte è subito scontro Ma dopo gli annunci, i malumori che sono stati tanti in questi giorni, restano. Anzi, in serata i diretti interessati del 'ribaltone' dell'organigramma deciso da Fini, addirittura minacciano conseguenze pesanti. Urso e Viespoli lasciano trapelare tutto il proprio "sconcerto" per il cambio di rotta deciso senza consultazioni dal leader di Fli. E già lunedì, assieme ad altri 'scontenti' si riuniranno per decidere il da farsi.
Già tra la mattina e il pomeriggio Urso viene descritto come notevolmente irritato, e lo stesso è valso per Pasquale Viespoli, capogruppo di Fli al Senato ed interprete dei malumori per la nomina di Bocchino alla vicepresidenza. Ed è proprio al Senato che qualcuno guarda con occhio preoccupato visto che l'addio anche di un solo senatore comporta la fine del gruppo stesso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.