La lunga marcia dei pellegrini di Medjugorje

Andrea Tornielli

da Milano

È un mistero che dura da un quarto di secolo. Un centro straordinario di attrattiva, nonostante che per arrivarci sia necessario un viaggio in pullman lungo un giorno e una notte. Giungono a Medjugorje da ogni parte del mondo per chiedere una grazia, per ritrovare la fede, per invocare un aiuto. In questi anni si calcola che siano stati almeno 35 milioni i pellegrini, 50mila i sacerdoti. Molti sono italiani, e l’associazione «Mir I Dobro» (Pace e bene), organizza annualmente anche a Milano affollatissime riunioni di preghiera al Mazda Palace.
È il 24 giugno 1981. Verso le 18, sei ragazzi di Medjugorje dicono di aver avuto un’apparizione. Il giorno seguente due di loro non hanno più la visione, mentre altri due si aggiungono: è il gruppo definitivo e così il 25 viene considerato come il giorno dell’anniversario. La bella signora che appare si qualifica come la «beata Vergine Maria» e il 6 agosto aggiunge di essere la «Regina della pace». Per tre dei veggenti, dopo alcuni anni, terminano le apparizioni quotidiane. Per gli altri tre, invece, proseguono fino ad oggi. Così gli ex ragazzi, che sono diventati adulti, hanno formato una famiglia e vivono ormai in Paesi diversi, continuano ad avere le visioni quotidiane ogni sera, ovunque si trovino.
Il protrarsi del fenomeno è l’elemento più eclatante. I veggenti assicurano che la Madonna, apparendo così a lungo, sta preparando il suo popolo e lo chiama alla conversione. Su di loro sono state effettuate varie indagini scientifiche dalle quali risulta che le loro estasi sono reali, che i ragazzi non mentono e che non sono affetti da patologie, come si può leggere nel libro di Saverio Gaeta Medjugorje. È tutto vero (Piemme). Inoltre, fin dai primi giorni, i sei ragazzi hanno ricevuto dei «messaggi privati» e ad una veggente, Mirjana, sarebbero stati rivelati dieci «segreti» che lei dovrà svelare tre giorni prima che avvengano, offrendo così la verifica della loro autenticità.
Il vescovo di Mostar, Ratko Peric, è contrario alle apparizioni. Ai microfoni del Tg2 (un reportage su Medjugorje andrà in onda questa sera alle 23.30 per «Tg2 Dossier Storie») ha affermato di averne parlato con Benedetto XVI lo scorso febbraio: «Io dico con molta schiettezza al Papa di non essere affatto convinto che la Madonna appaia a Medjugorje. E lui commenta: “Quando eravamo alla Congregazione per la dottrina della fede la domanda che ci ponevamo era come potessero essere credibili, per un credente, apparizioni così numerose e così protratte nel tempo...

” Il Papa nello stesso tempo, però, continua dicendo che sempre erano del parere che si dovesse essere aperti ed offrire assistenza ai fedeli che vanno a Medjugorje e chiedono i sacramenti della confessione e della comunione...». E i fedeli che si confessano e fanno la comunione sono davvero tanti in questo sperduto e insignificante paesino dell’Erzegovina.

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