Luzzati e una matita che fa spettacolo

In mostra i bozzetti che lo scenografo ha prodotto per il «Flauto magico»

Un mondo fiabesco, multicolore e magico. Ecco il protagonista della mostra «Emanuele Luzzati. Intorno al flauto magico» allestita fino al prossimo 23 febbraio nella sala Santa Rita, in via Montanara. La mostra ripropone, infatti, i lavori che lo scenografo genovese, ha creato per le varie realizzazioni dell’opera di Mozart, Il flauto magico. Ad accogliere i visitatori all’ingresso della sala, due prismi triangolari, alti più di un paio di metri, che sono stati utilizzati per cambi di scena a vista e molto veloci. Il resto dello spazio è occupato da marionette, sagome, modellini, figurini e bozzetti di scena, frutto del lavoro certosino che l’artista ha fatto per la creazione delle scene e dei costumi per Il flauto magico messo in scena al festival di Glyndebourne, vicino Londra, nel 1983. Personaggio complesso Luzzati che oltre ad essere scenografo e costumista ha lavorato anche come illustratore di libri (le fiabe italiane di Italo Calvino, testi e filastrocche di Gianni Rodari), disegnatore di manifesti artistici, di tappeti, di arazzi, scrittore (Tarantella di Pulcinella, I tre fratelli), e, infine è stato un protagonista del cinema di animazione, ricevendo due nomination all’Oscar (con La gazza ladra e Pulcinella).
A completare il percorso dell'esposizione le tavole originali eseguite con la tecnica del pastello e i collage fatti da Luzzati per il film di animazione Il flauto magico nel 1978, in cui i disegni sono dell’artista genovese e le animazioni di Giulio Gianini.

Nella proiezione piccoli pupazzi fatti di ritagli di carta si muovono in uno spazio irreale tra musica e colori animando questa pellicola che ha avuto una complessa lavorazione: un anno e mezzo. E il film sarà proiettato nei giorni di apertura della mostra, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18.

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