Manager di successo con le amicizie giuste

Manager di successo con le amicizie giuste

(...) è pesante: aver preso una tangente di 40mila euro - sostiene la Procura di Roma - in relazione all’assegnazione di un appalto, del valore di un milione di euro, per i voli di collegamento tra Roma Urbe e l’Isola d’Elba.
Pronzato avrebbe agito nella veste di consigliere di amministrazione dell’Enac, l'ente nazionale per l'Aviazione Civile (unica Autorità di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo del settore in Italia), in cui è stato nominato nell’ottobre del 2007 e riconfermato di recente per altri cinque anni. A inguaiarlo sarebbero state - i condizionali sono sempre d’obbligo, in questi casi - le dichiarazioni degli altri arrestati, tre imprenditori: Viscardo e Riccardo Paganelli, rispettivamente director e amministratore della società Rotkopf Aviation Limited, controllante la Rotkopf Aviation Italia, e Giuseppe Smeriglio. Per tutti l’accusa è di corruzione. Pronzato, sempre secondo l’accusa, si sarebbe «messo a disposizione» della Rotkopf, per il tramite di Vincenzo Morichini, ex amministratore del consorzio di agenzie Ina Assitalia di Roma, al fine di agevolare la partecipazione della Rotkopf all’appalto dell’Enac. In particolare, l’esponente del consiglio di amministrazione dell’ente per l’aviazione civile avrebbe agevolato la società di trasporto aereo per l’ottenimento del Coa, il certificato di operatore aereo, necessario per la partecipazione alla gara. E ciò, attraverso pressioni presso l’Enac. È stato lo stesso Morichini, anch’egli indagato nell’inchiesta del pm Paolo Ielo, ad ammettere di aver ricevuto i 40mila euro da Viscardo Paganelli e di averli consegnati a Pronzato. Questi, a sua volta, avrebbe dato 20mila euro a Morichini.
Fin qui, in sintesi, i particolari dell’inchiesta. Che, da garantisti convinti, riferiamo per dovere di cronaca. Di sicuro, al momento, c’è la sorpresa per il coinvolgimento di un personaggio di primo piano non solo dell’economia, ma anche della politica. E Pronzato è tale da anni, dopo aver scalato le posizioni che contano, potendo contare sul talento e sul partito. Genovese, figlio di una fruttivendola di Sestri Ponente, il manager proviene dal settore marittimo di cui è considerato un esperto. Fra l’altro, ha collaborato con le maggiori compagnie armatoriali del trasporto merci al ministero dei Trasporti, dov’è entrato all’epoca in cui il titolare del dicastero era l’amico fraterno Claudio Burlando. Un’amicizia tanto salda da manifestarsi in concreto anche al momento della fondazione dell’associazione «Maestrale», un po’ associazione culturale, un po’ lobby politica, e comunque un po’ anche congregazione laica, aperta a tutti purché rigorosamente burlandiani. Il curriculum di Pronzato riserva altre chicche: consulente di Pierluigi Bersani, sempre al ministero dei Trasporti, e poi vicepresidente della società Aeroporto di Genova, e per molti anni amministratore delegato di Interconsult, azienda leader in Italia nel campo della gestione sinistri.

In mezzo, ci stanno svariati incarichi professionali, altrettanto numerose missioni in Italia e all’estero - Pronzato è particolarmente orgoglioso degli incontri con Fidel Castro e con la figlia di Che Guevara - e tante consulenze. Forse - dicono ora maligni - una di troppo.

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