Fatturato 2010 di 1,9 miliardi di euro, 58 stabilimenti produttivi distribuiti in 27 Paesi dei cinque continenti, 7.500 dipendenti diretti, ma mai unora di cassa integrazione, malgrado la crisi delleconomia mondiale: è il biglietto da visita di Mapei, il maggior produttore mondiale di adesivi e prodotti complementari per la posa di pavimenti e rivestimenti di ogni tipo. Fondata nel 1937 a Milano, Mapei propone da sempre al mercato soluzioni innovative per il mondo edile e ha una specializzazione anche negli impermeabilizzanti, nelle malte speciali e negli additivi per calcestruzzo, oltre che nello studio di prodotti per il recupero degli edifici storici. Tutto questo grazie anche a una continua attenzione allarea della «Ricerca & sviluppo» che porta il gruppo chimico guidato da Giorgio Squinzi a investire ogni anno circa il 5% del fatturato e a destinare il 12% dei propri addetti alla ricerca. «Il made in Italy, se vuole un futuro, deve fondarsi sempre più sullinnovazione vera, cioè basata sulla ricerca e la specializzazione. E cioè la capacità di essere leader nel proprio segmento anche in presenza di colossi mondiali», spiega Squinzi. «Ora la nostra scommessa è una specializzazione con un cuore tecnologico», prosegue il numero uno di Mapei, sottolineando il contributo del settore chimico al benessere dellumanità, alla tutela dellambiente e alla ripresa economica: il settore chimico in Europa cresce a ritmi del 4,5% allanno, mentre in Italia le esportazioni nei primi mesi del 2011 hanno registrato un aumento del 27%. A essere poi sempre più forte è la sensibilità per lambiente, cui Mapei guarda con grande attenzione destinando i tre quarti delle risorse dedicate alla ricerca alla creazione di prodotti e sistemi più compatibili con luomo e con lambiente. «Nonostante ledilizia sia uno dei settori più penalizzati in Italia, la volontà e la capacità di fare innovazione in ambito di sviluppo sostenibile è una chiave di volta che ci permette di crescere e di creare occupazione», sottolinea Squinzi, rimarcando che il gruppo ha creato in media ogni anno dai 70 ai 100 posti di lavoro solo nel nostro Paese.
Per rispondere alla crescente attenzione del settore ai sistemi isolanti volti a migliorare il comfort termico degli edifici, Mapei ha poi studiato, in alternativa alla consueta applicazione di finiture minerali, uno specifico sistema per consentire la posa di rivestimenti ceramici o lapidei sui pannelli isolanti. Il risultato è stato il «Mapetherm Tile System», il sistema di isolamento a cappotto che permette lapplicazione di rivestimenti ceramici, di pietra naturale e in particolare dei grandi formati a spessore sottile, avvalendosi di tutto il know-how delle tecniche del rinforzo struttura.
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