Milano - All’ex imam egiziano della moschea milanese di viale Jenner, già condannato definitivamente per terrorismo
internazionale, è stato revocato il diritto di asilo. Lo ha detto oggi il ministro dell’Interno Roberto Maroni, come
confermato dal suo staff.
Ieri l’avvocato dell’ex imam Abu Imad, condannato in via definitiva dalla Cassazione a tre anni e otto mesi di
carcere per associazione a delinquere finalizzata al terrorismo internazionale, aveva detto che il suo assistito
aveva ottenuto l’asilo politico in Italia.
Oggi Maroni, a Varese per il G6 dei ministri dell’Interno, ha riferito ai giornalisti che la Commissione nazionale
per il diritto all’asilo ha revocato il diritto di asilo all’ex imam egiziano.
A Milano dal 1993 Abu Imad, arrivato a Milano nel ’93 e diventato nel ’96 massimo rappresentante religioso della prima comunità
musulmana della Lombardia, è stato ritenuto colpevole di aver dato vita ad una cellula salafita attiva nella città e
nella regione, che avrebbe avuto in programma la jihad e il reclutamento di persone disposte ad azioni suicide in
Italia e all’estero.
L’ex imam, che attualmente sta scontando la pena nel carcere di Benevento, aveva chiesto asilo politico
sostenendo che in Egitto avrebbe potuto subire persecuzioni politiche e giudiziarie.
Già durante il processo di primo grado, sia il pm Elio Ramondini che i giudici, nelle motivazioni della sentenza,
sottolinearono che Abu Imad aveva tagliato i ponti con la galassia jihadista.
Il legale: ricorreremo La revoca dell’asilo politico da parte del Ministro Roberto Maroni all’ex iman di Milano Abu Imad è "una scelta squisitamente politica e viene da chi ha tra i suoi temi di battaglia il contrasto all’immigrazione e la tutela della sicurezza". Lo afferma il difensore del capo religioso islamico, Carmelo Scambia, il quale preannuncia il ricorso a "ogni mezzo legale utile" contro la decisione di Maroni. "Se possibile - prosegue Scambia - faremo ricorso al Tar del Lazio.
Vogliamo, inoltre, avere chiarezza sui passaggi di questa lunga, italianissima procedura". "Non è certo un caso - conclude - che la revoca dell’asilo arrivi il giorno dopo la pubblicazione sulla stampa della notizia della sua concessione".
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