Medico dell’Ist alla sbarra

Piero Pizzillo

Sarà processato l’11 ottobre il professor Giovanni Levi, 52 anni, noto medico dell’Ist, difeso dall’avvocato Massimo Boggio, accusato di truffa aggravata «per avere, quale dipendente pubblico, svolto contemporaneamente più incarichi lavorativi presso amministrazioni diverse». Secondo il pm Patrizia Petruzziello, che ne ha chiesto il rinvio a giudizio, concesso dal giudice Vincenzo Papillo, il primario (responsabile del laboratorio di Biologia molecolare dal 15 giugno ’96 al 30 giugno ’99, e dell’Unità di morfonogenesi dal novembre ’99 al febbraio 2002), dichiarando di essere in «missione o comando» per l’Ist svolgeva parte della sua attività al Centre national de la Recherche scientifique di Parigi. Tacendo di essere retribuito dall’istituto francese dal 1 marzo ’98. «Con artifici e raggiri Levi percepiva dall’Ist i compensi per l’attività svolta presso l’istituto francese, e già retribuita dallo stesso» dice il pm. C’è poi il capitolo dei fondi che Levi avrebbe dovuto usare solo per missioni nell’interesse dell’Ist, e non «per spese di viaggi e permanenza a Parigi, nell’interesse del Centre National».

«Al processo (dinanzi al giudice Luisa Carta, ndr) daremo battaglia con decine di testimoni - annuncia l’avvocato Boggio -. Tutti sapevano che Levi lavorava anche in Francia e che i suoi contributi scientifici pubblicati on line e in riviste venivano utilizzati anche dall’Ist».

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