Ecco il documento con cui gli ex An, Mugnai e Giordano, in rappresentanza del Comitato di gestione di Alleanza nazionale, attaccano senza indugi gli ispettori nominati dal Tribunale civile di Roma che nell’evidenziare un (presunto) buco di 26 milioni di euro hanno portato al «commissariamento» del patrimonio di An. Una violentissima memoria depositata alla corte di appello di Roma nella quale si dà conto «della singolare messe di errori, omissioni e difetto di istruttoria, tutta e con singolare continuità solo “a danno” di An» in cui sarebbero incappati l’ispettore-avvocato Giuseppe Tepidino (vedi articolo sopra) e il collega Simone Manfredi.
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Si ritiene opportuno rappresentare (...) che gli «ispettori» designati dal Presidente del Tribunale (...) hanno depositato,il 13.1.2012,la relazione sull’attività di liquidazione di An (...) conducendo, solo in un mese, «a cavallo» delle festività natalizie, l’analisi dell’imponente attività ( non solo liquidatoria) compiuta, in quasi 3 anni, dagli organi designati dall’ultimo Congresso di An. I rigorosi ed impellenti termini della verifica commessa dal Presidente del Tribunale agli «ispettori», sono sintomatici della grave illegittimità del provvedimento oggetto di reclamo, che si è riflessa sulle verifiche condotte dagli «ispettori», i cui risultati sono contrassegnati da una serie, davvero manifesta, di errori, omissioni e difetto di istruttoria che rendono inutilizzabile (...) la verifica.
1) Gli «ispettori» affermano (...) che dal 22.3.09 (data dell’ultimo Congresso),An sarebbe stata gestita secondo criteri di continuità, non di liquidazione.
2) Non è chiaro da dove gli «ispettori» abbiano potuto ritrarre che da quella data, An dovesse essere condotta secondo criteri di liquidazione, a fronte di puntuali e ben note ( agli stessi «ispettori ») prescrizioni giuridicamente vincolanti che stabilivano esattamente l’opposto.
3) L’art.5 delle«Determinazioni Congressuali » (...) prevede: «An è retta e amministrata per tutto il tempo di cui sopra da un Comitato di Gestione (...)».
4) All’art. 9 è stabilito che è «costituito un Comitato dei Garanti, la cui funzione è quella di stabilire le linee programmatiche della gestione, di individuare gli obiettivi strategici da perseguire, di selezionare i progetti da sostenere, di fare quant’altro occorrente a che sia tutelata la conservazione e lo sviluppo del patrimonio (...)».
5) Quale che sia l’opinione personale circa lo scioglimento, o meno, dell’Associazione dopo il congresso, era di assoluta evidenza che, per disposizione dell’organo assembleare, al Comitato dei Garanti ed al Comitato di Gestione spettavano funzioni di gestione ed amministrazione dell’associazione, e non mere prerogative di liquidazione.
6) Gli ispettori (...) passano in rassegna gli atti «sintomatici» della continuità gestoria.
7) L'assunto è, evidentemente, grave.
8) Gli «ispettori», infatti, affermano l'esistenza di una continuità gestoria senza aver riscontrato neppure un atto di disposizione gestoria (...).
9) La gravità delle conclusioni cui pervengono gli «ispettori» si moltiplicano in modo esponenziale considerando i singoli elementi sintomatici richiamati a sostegno delle conclusioni ». Come «il pagamento dell’importo tributario pagato per la Isve s.r.l, tralasciando di considerare che si è trattato di un importo pressoché irrisorio (123 euro) (...)». A pag. 14.4. si richiamano le disposizioni organizzative «circa il distacco con oneri a carico di An», sopra) e il collega Simone Manfredi. laddove, all’opposto, il distacco del personale presso la sede del Pdl è avvenuto con oneri a carico del Pdl, come da bilanci; a pag. 14.4. si discute di «accensione di nuovi c/c senza riscontro puntale», laddove l'accensione e relativa rendicontazione sono registrate nella contabilità dell’Associazione, ed ha portato un considerevolissimo miglioramento delle condizioni sui tassi. A pag. 14.5., si richiama la «dismissione dei beni mobili appartenenti all’Associazione (...) senza valutazione del valore commerciale e del vantaggio economico per l'associazione ». Invero, i beni mobili de quibus, consistenti in vecchie stigliature, erano custoditi in un magazzino (...) ». Hanno provato a venderli, i beni mobili, ma senza successo. Così li hanno donati a un centro anziani. Poi si criticano le conclusioni degli ispettori sugli onorari agli avvocati (Mittiga Zandri e Franco Mugnai) quando le pezze d’appoggio dimostrano che il pagamento è avvenuto a fronte di attività legale regolarmente svolta e fatturata (...).«Gli “ispettori”rilevano, inoltre (a pag. 17), che i rendiconti economico- patrimoniali dell'Associazione «non risultano corredati dalla necessaria e prevista relazione del collegio dei revisori». Sennonché, nessuna relazione dei revisori sui rendiconti è, de iure, prevista; ed anche l’art. 6 delle Determinazioni Congressuali (...) spiega che solo la conduzione contabile e amministrativa è sottoposta al «periodico controllo e alla verifica dei Revisori Contabili » (...)».
10) Gli «ispettori» (pag. 17) inducono l’esistenza di un'attività gestoria dal riscontro di una «differenza patrimoniale di euro 26 milioni »,laddove quell’importo deriva da: 1.300.000 (personale); 2.700.000 (affitti); 3.686.659 (congressi) 2009; 2.541.595,47 (interessi da cartolarizzazione contributo politiche) 2008; 3.036.550,60 (minor incasso rimborsi politiche 2008); 1.429.630.70 (accantonamenti Fondo «Partecipazione donne alla politica »); 471.382,95 (ammortamenti annuali); 2.243.861 (rinunce crediti verso società controllate). La restante parte sono spese sostenute negli anni 2009, 2010 e 2011».
11) Gli «ispettori» (...) rilevano un «errore di natura tecnica quanto all’azzeramento dei conti d'ordine», laddove, alla data del 24.3.09, risulta, in realtà,nei conti d’ordine,un importo di euro 14.025,00 come già riportato nel rendiconto al 31 dicembre 2008. L’importo indicato al 31 dicembre 2009 per garanzie a terzi, per l’ammontare di euro 4.048.618.98, è stato costituito nel corso del 2009 a seguito della riduzione del rimborso delle spese elettorali politiche 2008 lista Pdl pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 175 del 30 Luglio 2009. Tale importo è, perciò, a fronte della possibile restituzione del minor importo erogabile per rimborso delle spese elettorali sopra indicate, rispetto ai riparti originari riferibili agli anni 2010, 2011 e 2012.
12) Gli «ispettori» rilevano (pag. 21 sub 8) che «altrettanto pacificamente risulta che non siano stati soddisfatti creditori potenziali, per quelli noti al 18 novembre 2011», laddove, in realtà, in relazione ai creditori potenziali alla data del 18.11.11. per circa mezzo milione di euro, come indicato nell’elenco delle passività potenziali versato agli «ispettori», essi sono relativi ai contenziosi in essere, di cui parte, già definiti, costituiti dalle controversie «Teramo» e «Benevento», per le quali era stato operato un accantonamento prudenziale di euro 163.936,40, ma che sono state transate per un importo di 58.000,00.
13) Gli «ispettori» rilevano (pag. 21 sub 8) che «non appare quantificabile, allo stato, l’eventuale maggior debito derivante dal contenzioso gestione delle ulteriori sedi locali, che, alla data del 22 marzo 2009, risultavano essere ben 103 in locazione», laddove, e rispetto al 22 marzo 2009 (...) a oggi si è proceduto alla risoluzione transattiva (...) di tutte le locazioni ( doc. n. 7), ad eccezione delle sedi di Carbonia, Ragusa e Siena (...).
14) Gli «ispettori » affermano (pagg. 21-23 sub 9) che il deposito dei rendiconti della gestione ai fini dei rimborsi elettorali possa solo «presumersi », laddove i rendiconti sono stati regolarmente depositati alla Camera (...) e allegate a ogni singolo rendiconto 2009 e 2010 già consegnato agli «ispettori» (doc. n. 8).
15) Gli «ispettori» rilevano, infine (pag.
23), che il conferimento dì euro 55 milioni «in favore della Fondazione potrebbe rappresentare un potenziale pregiudizio per i creditori della liquidazione »,laddove l’importo depositato sui conti correnti dell’associazione è, a oggi, pari ad euro 11.896.885,71 a fronte di un monte crediti quantificato, al massimo, dagli stessi «ispettori», in euro 1,5 milioni».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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