Meningite, terzo caso nel Legnanese

Tre casi di meningite, di cui uno mortale, in meno di venti giorni. E nel Legnanese è subito psicosi, nonostante le rassicurazioni dei sanitari dell’Asl. La terribile malattia continua infatti a mietere vittime, indistintamente fra adulti e bambini. L’ultima in ordine di tempo, un bimba di tre anni e mezzo colpita dal virus tre giorni fa, si trova tuttora ricoverata in gravi condizioni alla clinica De Marchi di Milano, dove un paio di giorni prima era stata trasportata un’altra piccola vittima, di soli venti mesi, anche quest’ultima ancora in prognosi riservata.
A metà mese fu colpita una donna di 51 anni residente a Villa Cortese. Una forma rara ma letale di meningite fulminante: portata in ospedale con febbre alta, è morta in meno di dodici ore.
Martedì scorso è toccato ad una bimba di 20 mesi ospite di un asilo nido di Parabiago, dove vive con la famiglia. Anche lei afflitta dagli stessi disturbi: febbre alta, dissenteria e vomito, ricoverata prima a Rho poi a Milano: è ancora grave ma dovrebbe riuscire a sopravvivere.
La meningite ha infine colpito a Cuggiono un’altra scolara di tre anni e mezzo, che frequenta la scuola materna. Trasportata d’urgenza al nosocomio di Magenta, ha trovato infine accoglienza nel reparto di terapia intensiva della clinica De Marchi dove i medici, per lei, trattengono il fiato.
Fra la gente che abita in questa zona a nord ovest di Milano si è subito riaffacciato il ricordo di quanto accaduto due anni fa, quando i numerosi casi di meningite (anche mortali) provocarono un allarme rosso, tanto che si dovette provvedere alla vaccinazione di massa preventiva per i più piccoli. L’Asl Provincia di Milano 1, che ha provveduto dopo gli ultimi casi a sottoporre complessivamente a profilassi antibiotica all’incirca 300 persone, cerca di lanciare messaggi rassicuranti per evitare il diffondersi del panico.
«Nella stagione fredda c’è sempre un aumento di casi di meningite – ha dichiarato il responsabile dell’igiene pubblica dell’Asl Pasquale Pellino - ma a fine anno tutto rientra nella normalità, con una decina di casi registrati».
Insomma nessuna epidemia, ma soltanto episodi sporadici singoli e senza alcuna correlazione fra loro, che tuttavia spesso spingono i cittadini più ansiosi a ricorrere alle farmacie in cerca di vaccini.

«Inutile assumere farmaci preventivamente – ha ricordato Pellino - ; senza averne necessità si rischiano soltanto i loro effetti collaterali. Inoltre non si mette soltanto a repentaglio la protezione individuale bensì quella collettiva. Infatti sul lungo periodo si potrebbero registrare anche delle resistenze da parte del germe».

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