Una Mercedes rivoluzionaria: il Che testimonial dello spot E gli esuli cubani s'infuriano

Il guerrigliero scelto dal colosso tedesco come testimonial per la nuova campagna pubblicitaria: "E' un simbolo di rivoluzione, da seguire in campo automobilistico"

Una Mercedes rivoluzionaria: il Che testimonial dello spot E gli esuli cubani s'infuriano

Che Guevara sponsor della Mercedes. La casa automobilistica di Stoccarda, durante l'annuale convegno di elettronica a Las Vegas, il Consumer Electronic Show, ha mostrato una delle foto più famose del guerrigliero argentino, (intitolata "Guerrillero Heroico" scattata da Alberto Korda), rivisitata in veste di cartellone pubblicitario.

La foto è stata usata per pubblicizzare la nuova iniziativa firmata Mercedes: il "CarTogether", un programma che permette agli automobilisti di viaggiare con passeggeri residenti nelle vicinanze, al fine di diminuire le emissioni di CO2 nell'atmosfera.

Il messaggio è chiaro per il numero uno dell'azienda tedesca, Dieter Zetsche, che associa la rivoluzione dell'argentino all'ondata rivoluzionaria che porterà il "CarTogether" : "Molti ancora pensano che car sharing sia sinonimo di comunismo, allora in questo caso è bene dire viva la rivoluzione", ha detto Zetsche al pubblico del Ces di Las Vegas.

Ma il messaggio non sembra essere piaciuto ai cubani e alla destra americana, che ha contestato la campagna pubblicitaria scatenandosi con aspre critiche sul web e denunciando l'uso della foto come "improprio". Molti dei cubani esiliati, che da anni non tornano in patria e non vedono i loro familiari, attribuendo la colpa a Fidel Castro e a Che Guevara, hanno dichiarato che "non acquisteranno mai più veicoli Mercedes Benz e che non li faranno comprare dai loro amici e parenti".

Così il gruppo automobliistico ha dovuto cedere e dar ragione a chi si è lamentato, scusandosi con tutti coloro che si sono sentiti offesi a vedere Che Guevara ritratto come un modello da seguire. Le lamentele ovviamente sono arrivate anche su Facebook, con la pagina "Diciamo alla Mercedes che non è giusto usare l'immagine di un sanguinario assassino", creata da Ernesto Ariel Suarez, residente a Kansas City ma esule cubano, che ha anche organizzato una petizione online per chiedere le scuse ufficiali della Mercedes.

Félix Rodriguez, uno dei cubani incaricati dalla Cia di arrestare Guevara in Bolivia nel 1967, ha dichiarato: "Non sanno chi era Che Guevara: un assassino, un criminale, una persona che odiava gli Stati Uniti d'America".

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