Messico, caccia al 12enne killer

Ponchis ha 12 anni ma ha già imparato a uccidere per i signori della droga messicani. Sgozza le sue vittime mentre i suoi compagni lo filmano. Spesso compie i delitti assieme con le sue sorelle e altre ragazze 

Messico, caccia al 12enne killer

Messico - Un mix di esibizionismo e violenza. Il suo nome in codice è El Ponchis, "il sanguinario". E' ancora un ragazzino di 12 anni ma ha imparato presto a uccidere. In Messico gli danno la caccia. E'accusato di uccidere le proprie vittime sgozzandole, facendosi fotografare e filmare dai suoi compagni. Foto e filmati che hanno già fatto il giro del web. Un sorta di Jack lo squartatore messicano. A riportare la notizia è stato il quotidiano messicano La Vanguardia dopo che qualche giorno fa erano state scoperte immmagini e video in una casa nel municipio di Jiupetec, di proprietà di un boss dei narcos.
El Ponchis farebbe dunque parte di una banda di sicari giovanissimi, la cui massima età non supererebbe i 23 anni, in concerto con un gruppo di donne, tra le quali anche le sue sorelle, che si fa chiamare Las Chavelas. In effetti, non è la prima volta che in Messico le donne vengano implicate in storie di narcos.

Basti pensare alle "bonitas", le giovanissime e bellissime ragazze killer arruolate e addestrate dal gruppo La Linea, il braccio armato del cartello che porta il nome della città dove opera, Ciudad Juarez.
Donne e minori sempre di più al centro delle operazioni dei Narcos.

Il killer 12enne El Ponchis, per l’esercito messicano, “lavora” con il Cartello del Pacifico Sud (CPS) a Jiupetec, vicino a Cuernavaca e prenderebbe gli ordini da Julio Hernandez, alias El Negro, impegnato, per conto del CPS, in uno scontro feroce contro gli avversari della Familia Michoacana. Al suo fianco anche i Los Zetas. Una battaglia che solo in questa regione ha già provocato più di 300 vittime.

Immagini dei delitti sul web
I complici del ragazzo filmano i loro omicidi e poi diffondono le immagini, secondo la tradizione dei narcos, su internet. Per gli investigatori dell’esercito i video con “El Ponchis” sono autentici e aggiungono che il bambino-killer si sarebbe “specializzato” nel tagliare la gola agli avversari. Una volta compiuto lo scempio, il ragazzino partecipa all’occultamento dei cadaveri insieme a un gang di sole donne, conosciute come “Las Chavelas”, del quale fanno parte anche le sue sorelle.

 

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