Metano, entro i 2010 la Lombardia avrà 100 impianti

L'assessore Nicoli Cristiani fa il punto sull'energia pulita in Lombardia, che già ora è la regione con più impianti attivi: ben 330

Razionalizzazione della rete distributiva, tenuta del servizio (e dell'occupazione) nelle zone critiche di montagna, più efficienza degli impianti, semplificazione normativa e collaborazione con operatori, consumatori e associazioni di categoria, oltre a una politica di incentivazione che ha reso la Lombardia la regione oggi più conveniente per acquistare un veicolo a basso impatto ambientale.
Sono questi gli obiettivi raggiunti dalle politiche regionali nel comparto dei carburanti per auto. Fiore all'occhiello dell'azione regionale il costante consolidamento della rete distributiva di gpl - oggi la più estesa d'Italia con circa 330 impianti in esercizio - e di metano, con l'obiettivo - ha ricordato l'assessore al Commercio Franco Nicoli Cristiani «di avere 100 impianti aperti entro la primavera del 2010. Possiamo dirci giustamente orgogliosi di questi risultati che pongono oggi la rete distributiva lombarda in una posizione di assoluta eccellenza, in Italia e in Europa».
Un traguardo che poggia, ha ricordato l'assessore regionale, «su uno sviluppo progressivo di una rete di distribuzione che conta oggi su 80 punti vendita in esercizio: ne aveva 26 nel 2001 e 44 quando ho assunto la delega al commercio nel 2005; credo che per la fine del 2010 saremo alla pari dell'Emilia Romagna che oggi ha 120 impianti in esercizio. Ne abbiamo, infatti, 20 ormai realizzati in corso di allacciamento e altri 40 in fase di autorizzazione o di realizzazione».

Scelta politica «anticipatrice, che ha saputo seguire una richiesta del mercato sempre più orientata verso i carburanti puliti, con un parco circolante a Gpl in Lombardia che è oggi di 172.500 veicoli (erano circa 75.000 nel 2006) e di 87.100 veicoli a metano (erano 15.400 nel 2006)».

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