Le proiezioni dei principali modelli matematici sono "in tilt" a causa dell'estrema dinamicità atmosferica di questo periodo che dipende da numerosi fattori: ecco perché il Centro Meteo Europeo prevede una rimonta dell'alta pressione delle Azzorre con clima più mite e assenza di precipitazioni mentre il Centro Meteo Americano va in direzione diametralmente opposta proponendo scenari di gelo sulle adriatiche e al Sud a causa di correnti in arrivo direttamente dalla Russia.
Italia "in bilico"
Come mostrano le immagini del satellite, la settimana si è aperta gelida su gran parte d'Italia con minime sottozero al Centro-Nord a causa dei cieli sereni e l'inversione termica notturna. Le correnti sono sempre da nord ma stiamo andando incontro a qualche giorno di pausa dalle piogge e nevicate a bassa quota grazie al ritorno graduale dell'alta pressione. Questa situazione, però, potrebbe durare soltanto un paio di giorni perché da giovedì, come detto, si prospettano due scenari opposti ma entrambi possibili al 50%. "Questa tendenza volta al dominio dell’alta pressione non trova ancora piena concordanza tra i centri di calcolo internazionali, soprattutto dopo il 3-4 febbraio quando l’Italia potrebbe ritrovarsi a vivere una nuova ondata di gelo, questa volta in arrivo dalla Russia", ha affermato il diretto de Ilmeteo.it, Antonio Sanò.
Cosa succede con l'anticiclone
Nel caso del bel tempo, si chiuderebbe temporaneamente il "rubinetto" gelido che ci ha accompagnato dalla seconda metà di gennaio ma soltanto durante le ore centrali della giornata quando le temperature massime, a metà settimana, torneranno sui valori più miti e intorno ai 12-14 gradi al Centro-Sud, qualche grado in meno al Nord. La notte farà sempre molto freddo e minime negative sulle grandi città del Centro-Nord con diffuse gelate, di qualche grado superiore al Sud.
Cosa succede con il gelo da est
Dovesse, invece, prevalere la linea gelida, significherebbe che l'alta pressione delle Azzorre andrebbe a emigrare fin verso la Scandinavia provocando una colata gelida sul suo fianco con tanto freddo in discesa da Russia e Balcani pronto a investire le regione adriatiche con possibili nevicate anche sulle zone costiere e Sud e Sicilia con neve a bassa quota. Clima molto freddo ma secco, invece, al Nord e sulle regioni tirreniche sempre riparate da questo tipo di configurazione. È da alcuni giorni che c'è questo "balletto" dei modelli che verrà inquadrato, per bene, soltanto nelle prossime ore.
Dovesse imporsi l'alta pressione, però, il vento "continuerà a soffiare da moderato a forte sui settori centro-meridionali, ma anziché da Grecale come ha fatto in questi giorni, stavolta sarà da Maestrale.
Al Sud le raffiche potrebbero superare anche i 60 km/h, soprattutto sulle coste tirreniche di Sicilia e Calabria, nonché su quelle occidentali della Sardegna", ha spiegato il meteorologo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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