Il cambiamento delle condizioni atmosferiche che stiamo iniziando a sperimentare adesso ma che toccherà il clou da giovedì in poi con precipitazioni molto abbondanti su tutta Italia potrebbe aprire una fase molto più instabile e perturbata che ci farebbe compagnia anche per gran parte del mese di marzo: è questo il responso del Centro Meteo Europeo sulle proiezioni a lungo termine. Sia chiaro, non pioverà o nevicherà ogni giorno ma rispetto alla presenza ingrombante dell'anticiclone africano durante l'inverno quasi concluso, il prossimo mese potrebbe vedere una situazione meteorologica diametralmente opposta.
Le aree con maggiori precipitazioni
L'ultimissima elaborazione dei super calcolatori matematici (clicca qui) che hanno calcolato le proiezioni di marzo elaborando migliaia di dati dal 9 al 18 febbraio mette in luce un surplus di precipitazioni specialmente al Centro-Nord. Le aree indicate in blu scuro dovrebbero essere quelle con scarti molto superiori alle medie: si tratta di Piemonte e Val d'Aosta e al Centro una piccola area compresa tra Umbria e Lazio. Blu scuro anche per l'estremo Nord-Est specialmente l'area alpina. Di colore verde, quindi con precipitazioni superiori alle medie c'è praticamente tutto il Centro-Nord: nessuna colorazione per il Sud peninsulare, ciò significa che le piogge e nevicate sull'Appennino sarebbero in linea con le medie di marzo mentre c'è un pericoloso arancione sulla Sicilia centro-orientale, indice di piogge meno presenti del previsto. Dando uno sguardo d'insieme, vediamo che dovrebbero esserci più precipitazioni delle media anche su Penisola Iberica e Francia, segnale che l'Atlantico potrebbe essere in gran forma e sfornare numerose perturbazioni.
Perché potrebbe essere un marzo "estremo"
Gli esperti de Ilmeteo.it spiegano che fa parte dello storia del clima italiano che marzo, a volte anche aprile, possa risultare "estremo" perché si attiverebbero "possenti scambi meridiani, ovvero di correnti che dal Circolo Polare Artico raggiungono il bacino del Mediterraneo, con movimento nord-sud, che determinano il rapido passaggio da giornate dal sapore tipicamente primaverile ad altre caratterizzate da un crudo clima invernale, anche nel giro di pochissime ore".
Un motivo in più per pensare che il mese di marzo possa regalarci tanta pioggia e nevicate è dovuto alla "rottura" del vortice polare a causa di un potente riscaldamento stratosferico (stratwarming) in grado di scombussolare l'intero clima europeo con ripercussioni anche sul Mediterraneo. Ecco perché, nelle prossime settimane, anche il nostro Paese potrebbe vivere ondate di freddo tardive ma, più che altro, un periodo movimentato per la formazione di minimi di bassa pressione in grado di colpire le nostre regioni portando precipitazioni per più giorni. Come sempre diciamo in questi casi, si tratta di proiezioni, non previsioni: ecco perché sono passibili di cambiamenti e stravolgimenti ma, ad oggi, il più autorevole centro di calcolo europeo propone gli scenari appena descritti.
"Il mese di marzo potrebbe partire con il ritorno in grande stile delle
precipitazioni, dopo un lungo periodo di siccità in cui il freddo, quello vero, è mancato praticamente su tutta l'Italia", concludono gli esperti de Ilmeteo.it.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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