
A migliaia di chilometri di distanza dall'Italia e dal Mediterraneo sta prendendo forma quello che gli appassionati meteo chiamano simpaticamente "Orso russo", una gigantesca area di alta pressione che durante il periodo invernale è solita formarsi tra Russia, Siberia e Cina contenendo dentro di sé un enorme serbatoio di gelo. Quando si incastrano i giusti tasselli, quest'aria gelida può arrivare fin sull'Europa e talvolta anche nel nostro Paese.
La forza dell'anticiclone
"La caratteristica principale di questa figura atmosferica sono le temperature glaciali che si raggiungono a causa della graduale sedimentazione del freddo nei bassi strati, in gergo meteorologico 'raffreddamento pellicolare'", spiegano gli esperti de Ilmeteo.it. La neve che cade e rimane per molti mesi consecutivamente senza sciogliersi favorisce un ulteriore raffreddamento grazie all'effetto albedo, quando cioé il manto nevoso riflette i raggi solari favorendo il mantenimento di temperature molto basse con l'aria che non riesce a scaldarsi. Insomma, il gelo rimane dunque intrappolato alle quote più basse dell'atmosfera ed è pronto a "tracimare" qualora le dinamiche atmosferiche lo consentano: basti pensare che in molte località, le più fredde del mondo, si toccano tranquillamente temperature comprese tra -45° e -60°C.
Le conseguenze per l'Italia
"Col passare delle settimane l'alta pressione potrebbe ingrandirsi estendendosi fino all'area dei monti Urali, arrivando quindi in Europa e determinando le precondizioni affinché ondate di aria molto fredda possano dirigersi verso il nostro Continente", afferma l'esperto Mattia Gussoni. Anche in questo caso, come quando si parla di proiezioni a lungo termine, è bene prendere tutto con le dovute cautele: al momento non è prevista nessuna ondata di gelo siberiano sul nostro Paese, sia chiaro, ma si tratta soltanto di ipotesi come quella che nella seconda parte di febbraio "questa poderosa bolla gelida possa scivolare dapprima verso l'Europa orientale e poi in direzione dell'Italia, dando così il via ad un'ondata di gelo come già capitato nel passato (1929, 1956, 1985, 1996, 2012, 2018)".
Neve fino in pianura
Qualora questa ipotesi possa essere vincente (ma saranno necessari molti aggiornamenti), ecco che l'Italia sperimenterebbe una fase climatica molto fredda con temperature minime sotto zero su gran parte delle regioni e il ritorno della neve a quote bassissime se non in pianura e soprattutto al Centro-Nord.
L'Orso russo, quest'anno, busserà alla nostre porte? Gli elementi di partenza sembrano esserci ma bisognerà vedere, passo dopo passo, se questo "ponte" con la Russia riuscirà a costruirsi e portare il gelo fino a casa nostra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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