I punti chiave
Dopo ormai più di una settimana in compagnia dell'anticiclone, un importante cambiamento delle condizioni atmosferiche avverrà nei prossimi giorni con il ritorno in grande stile di piogge, acquazzoni e nevicate anche abbondanti sull'arco alpino. Il "ribaltone" meteo dovrebbe prendere corpo già da giovedì 24 grazie all'arrivo di una perturbazione dal Nord Atlantico che scaccerà l'alta pressione e con essa foschie, nebbie e lo smog che ristagna a causa della mancanza di ventilazione.
Ecco cosa cambia
A prospettare un netto cambio di passo sono gli esperti de Ilmeteo.it: prima del maltempo, però, l'avvio di settimana vedrà ancora protagonisti sole, cieli sereni e assenza di precipitazioni su tutto il Paese con temperature massime anche superiori alle medie del periodo e punte fino 18°C al Sud e sulle Isole. Valori diurni anche di 6-8°C maggiori rispetto alle medie della seconda decade di febbraio al Nord dove si raggiungeranno 12-14°C sulle zone senza nebbie, nubi basse o foschia. Il cambiamento, come detto, arriverà da ovest e coinvolgerà in pieno il Centro-Nord e le regioni tirreniche con un calo termico e il ritorno di precipitazioni, una vera e propria manna dal cielo soprattutto per quell'angolo d'Italia, il Nord-Ovest, che da settimane affronta l'assenza di piogge e nevicate importanti.
Le aree più colpite
La perturbazione carica di aria fredda atlantica si muoverà dalle Isole Britanniche verso il Mediterraneo modificando l'attuale situazione meteo. "È dunque atteso un ritorno delle precipitazioni a partire dal Nordovest, in estensione ad altri settori nei giorni successivi. Visto il calo delle temperature potrebbe tornare anche la neve, a tratti abbondante, sull'arco alpino fino a quote medio-basse", ha spiegato Antonio Sanò, direttore de Ilmeteo.it. È ancora presto per stilare nel dettaglio le aree che riceveranno quantitativi maggiori e minori di piogge e nevicate ma con l'ingresso dalla Porta del Rodano, le più esposte saranno quelle settentrionali e tirreniche, più al riparo le regioni adriatiche e l'estremo Sud specie il settore ionico.
Se le previsioni saranno confermate, si prospetta un fine settimana all'insegna del tempo instabile e a tratti perturbato in estensione successiva anche al Meridione e un calo termico generalizzato con valori che rientreranno nelle medie del periodo. "Da giovedì entreremo in una fase più movimentata e posso anticiparvi che l'inverno ha ancora molto da dire; infatti il periodo tra la fine di febbraio e i primi di marzo non è nuovo a incursioni gelide, e le nevicate fino in pianura non sono state poi così rare nel corso degli anni", ha aggiunto Sanò.
La proiezione a medio termine
Gli esperti spiegano che la perturbazione in grado di "rompere" la stasi atmosferica sul nostro Paese potrebbe fare da apripista per nuovi assalti instabili
con l'alta pressione che per un po' di tempo dovrebbe rimanere lontana dall'Italia e la possibilità di frequenti piogge, acquazzoni e nevicate così importanti soprattutto in questo periodo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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