In un microchip la storia clinica dei pazienti portatori di pace-maker e di defibrillatori

Sembra un Bancomat ma non serve a ritirare contanti: contiene invece tutte le informazioni essenziali di chi porta un pacemaker o un defibrillatore. È la nuova tessera del paziente che potrà essere messa a disposizione dei 55mila italiani a cui ogni anno viene impiantato un pacemaker e dei 21mila che ricevono un defibrillatore, presentata in anteprima durante il congresso dell'Associazione italiana di aritmologia e cardiostimolazione (Aiac), che si è chiusa a Pisa: costa appena un euro e a partire da questo mese sarà a disposizione presso i centri di aritmologia che aderiranno all'iniziativa, per consentire un controllo più agevole e immediato dei portatori di strumenti impiantabili in uno qualsiasi dei centri aritmologici sparsi sul territorio. Presentato anche il nuovo censimento AIAC, aggiornato dopo una prima versione del 2004: hanno aderito al censimento 303 strutture distribuite in tutto il Paese, pari al 70 per cento del totale. I centri aderenti hanno reso noti i loro dati di attività, rivelando che in tre casi su quattro possono contare su una sala operatoria dedicata e nella quasi totalità dei casi sono in grado di effettuare impianti e controlli di pacemaker. «Il progetto della tessera del paziente - spiega Maria Grazia Bongiorni, presidente Aiac - consiste nello sviluppo di un software che consente di inviare via web al Registro Italiano Pacemaker e Defibrillatori i dati relativi agli impianti effettuati. Questo consentirà di standardizzare le procedure, che adesso vengono effettuate manualmente, migliorando la comunicazione fra i centri di elettrofisiologia e il Registro e permettendo analisi in tempo reale dei dati di tutti i pazienti.

In questo modo si potrà dotare il paziente di una tessera che costerà appena un euro: con la nuova card, che conterrà i dati tecnici dell'apparecchio impiantato e i dati anagrafici del paziente, sarà possibile avere la disponibilità immediata dei dati.

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