Ancora un'altra fine. Una vittima inconsapevole, un angelo che se ne va tra la costernazione di chi non riesce a credere che la morte possa bussare al cuore di un bambino di 12 mesi, eppure la morte non ha occhi per discernere: smorza la vita anche quando essa è piccola e particolarmente indifesa. Un bambino di un anno di Palazzago (Bergamo) è morto ieri mattina all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo «per meningite, colpito da un meningococco di tipo C».
A darne notizia è l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, che in una nota rivolge subito un pensiero ai genitori: «Sono vicino al dolore della famiglia del bambino deceduto».
Il piccolo era giunto l'altra notte presso l'Anestesia pediatrica in condizioni che si possono definire molto più che critiche. Sottoposto a profilassi antibiotica, non ce l'ha fatta. Prima di arrivare al Giovanni XXIII era stato visitato all'ospedale di Ponte San Pietro. «L'Asst - spiega Gallera - ha informato l'Ats di Bergamo che ha già sottoposto a profilassi quattordici adulti e un minore fra i contatti stretti del bambino, che non risulta frequentare l'asilo nido. Per quanto riguarda l'ospedale Papa Giovanni, sono già stati sottoposti a profilassi diciasette operatori sanitari. Mentre nell'ospedale di Ponte San Pietro dove il bambino era stato visitato l'altro giorno, sono stati sottoposti a profilassi quattro operatori sanitari». .
Il piccolo di un anno è un altro caso, che segue la piccola di sei anni. «Comprendo - conclude Gallera - che due casi di decesso a una distanza di tempo così ravvicinata possano suscitare allarme e panico, ma torno a ribadire, pur rimarcando l'importanza delle vaccinazioni, che non esiste un'emergenza da malattia invasiva da meningococco». Qualche giorno fa sono iniziate le vaccinazioni anti-meningococco C per i bimbi della scuola di Rozzano, frequentata dalla bimba di sei anni scomparsa nei giorni scorsi all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. «L'Ats di Milano - aveva annunciato Gallera - ha fatto sapere che sono stati vaccinati 160 su 325 alunni della scuola Garofani». Più della metà dei piccoli, dunque, è risultato non protetto contro l'agente patogeno che ha causato il decesso della loro compagna.
«La presenza all'interno della scuola di circa il 50% di non vaccinati contro il meningococco C, nonostante
la somministrazione sia raccomandata dal 2005, spinge a ricordare ai genitori dei ragazzi fino ai 16 anni che la vaccinazione contro questo terribile batterio è fortemente consigliata e gratuita». Più gratuita della morte.
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