È ancora scontro sulle foibe: "La sinistra nega o giustifica"

Eventi contestati nei Municipi. Il centrodestra attacca. E a Paullo la mostra è solo sull'occupazione italiana

È ancora scontro sulle foibe: "La sinistra nega o giustifica"

Non c'è pace per il Ricordo. Mentre i presidenti della Repubblica hanno consolidato, da ormai 15 anni, una memoria della tragedia-foibe che vuol essere condivisa, mentre l'Anpi di Milano riconosce che fu «una pagina terribile», e da non dimenticare, la sinistra non riesce a liberarsi del suo riflesso più retrivo e settario.

Il Comune di Milano renderà omaggio ai martiri delle foibe con una piccola cerimonia «muta», altri Comuni - anche amministrati dal Pd, come Segrate - hanno previsto eventi significativi, ma altre istituzioni hanno scelto ancora una volta la strada di iniziative discutibili.

L'attenzione di Fratelli d'Italia - si concentra su Paullu. «Il Comune - dichiara il capogruppo regionale di FdI Francp Lucente - celebra il Giorno del Ricordo non commemorando i morti infoibati e gli esuli istriano dalmati ma inaugurando una mostra fotografica sull'occupazione italiana della Jugoslavia. Verrà infatti aperta domani (oggi, ndr), nella palestra dell'ex scuola elementare, la mostra Jugoslavia a ferro e fuoco. L'occupazione italiana della Jugoslavia 1941-1943. Organizzatore - spiega - è l'Anpi con il patrocinio del Comune. Parallelamente, a oggi, non ci è giunta nessuna comunicazione sulla commemorazione dei morti delle foibe, uccisi dai partigiani comunisti di Tito e per cui il Parlamento italiano ha istituito il Giorno del Ricordo il 10 febbraio». «Francamente - conclude Lucente - eravamo convinti che nessun rappresentante dei cittadini potesse dimenticare le foibe o relegarle a occasione collaterale di una mostra dell'occupazione italiana in Jugoslavia. Chiamiamola, come minimo, mancanza di eleganza. Per non dire altro».

Altro caso a Milano, un evento in Zona 3. Lo rendono noto il capogruppo leghista Gianluca Boari e il consigliere Riccardo Santoro. «Nel 2004, come presidente di commissione del Consiglio di Zona 3 - dice il leghista - fui il primo a promuovere una iniziativa in ricordo dei martiri delle foibe. Avevo dato spazio ai familiari dei nostri connazionali caduti. Nessun fatto storico che avvenne il periodo o negli anni precedenti può anche solamente edulcorare i crimini commessi dai titini e dai loro complici italiani».

Santoro ha depositato un'interrogazione, che verte in particolare sulla partecipazione di un ospite. «Pietra dello scandalo - spiega - è la partecipazione del relatore Federico Tenca Montini». Un nome controverso: «È ora che il Pd faccia davvero i conti con la storia» auspica Santoro, che chiede al sindaco e alla presidente del Municipio il ritiro del patrocinio all'evento organizzato in via Valvassori Peroni. «È il minimo da fare per portare il giusto rispetto alle celebrazioni del Giorno del Ricordo e alla tragedia italiana delle foibe».

Infine, la Zona 5. In quel Municipio - per il leghista Max Bastoni - «va in scena bieco giustificazionismo delle foibe a firma Anpi».

E Bastoni ricordando che a breve sarà discussa in Consiglio regionale la sua mozione «per revocare i finanziamenti regionali a qualsiasi associazione che promuova il negazionismo e il giustificazionismo dei crimini perpetrati ai danni dei nostri connazionali sul confine orientale.

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