«Non lasciate ogni speranza, o voi che recitate». Scherziamo con un verso del Sommo Poeta per dar conto di un'iniziativa in suo nome, ideata da Atir Teatro Ringhiera, a sostegno della cultura. Si chiama «Dante on the Road», e non vogliamo neppure immaginare il sopracciglio alzato dell'Alighieri, di fronte all'inglese che cannibalizza la lingua da lui forgiata e secoli dopo sciacquata in Arno dal Manzoni; si svolge dal 23 al 25 aprile, dalle ore 15 alle 18, in luoghi significativi di Milano, toccati dal furgone rosso della Compagnia.
Davanti alla sede storica del Piccolo Teatro in via Rovello (23 aprile), di fronte al Teatro Leonardo nell'omonima piazza di Città Studi (24 aprile), al Parco Chiesa Rossa in piazza Abbiategrasso davanti alla Biblioteca (25 aprile): tre tappe durante le quali i canti della «Divina Commedia» sproneranno alla difesa della parola, dell'incontro, del teatro. Non orpelli della vita civile, ma linfa necessaria, di cui si sente la mancanza. «Forse i teatri riapriranno presto. La situazione resta comunque molto critica», ha detto Serena Sinigaglia, direttrice artistica di Atir. «Con l'allegria e la vitalità che contraddistingue il gruppo, abbiamo immaginato, assieme all'amico Francesco Migliaccio, una manifestazione in cui attori e cittadini potranno a rotazione leggere parti della Commedia dantesca. Chiunque può aderire, condividendo il canto preferito, il proprio frammento del cuore». L'elenco di chi ha già aderito, tra i nomi del mondo teatrale, è per fortuna lungo, e sarà ancor più nutrito. Ci sono, tra altri, Renato Sarti, Rita Pelusio, Federica Fracassi e Arianna Scommegna. Oltre a realtà quali Pacta dei Teatri, Mtm, Teatro della Cooperativa, Filodrammatici, Teatro Officina, Associazione culturale Orizzonte e Compagnia Ora in Scena, Macrò Maudit teàter.
«Dante on the Road», che si preannuncia insolito happening nella scia delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte del poeta fiorentino, potrà essere seguito rispettando le norme anti-assembramento. Il furgone rosso dell'Atir resterà nella storia di un periodo difficile, come è successo con i Camios, il palco itinerante del Parenti organizzato l'anno scorso da Andrée Ruth Shammah. Il teatro non molla, vuole uscire al più presto dalla gabbia degli spettacoli in streaming, necessari ma poco amati da attori e compagnie, i quali hanno ragione d'essere soprattutto a contatto con il pubblico. Chissà se il ricorso al Sommo Poeta - cui è stata assegnata ogni 21 marzo la giornata nazionale, il Dantedì - sarà di buon auspicio. C'è da sperarlo, perché è guardando indietro, alla nostra ricca tradizione culturale, che si può affrontare più attrezzati il futuro. Sul sito www.
atirteatroringhiera.it ulteriori informazioni per partecipare a «Dante on the Road» e scoprire le numerose iniziative dell'associazione culturale che gestisce un teatro purtroppo chiuso, per lavori, dal 2017. Ma questa è un'altra storia...
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