«Basta spennare i turisti» La Fiera denuncia gli avvoltoi

«Ragazzi, smettiamola di spolpare i turisti quando vengono a Milano». Il presidente di Fiera Milano, Michele Perini, lancia l’allarme, ben consapevole che i osti in città e soprattutto che i prezzi degli alberghi lievitano fino a quattro volte tanto durante il Salone del Mobile e le manifestazioni più importanti. «Non è possibile che si arrivi a spendere fino a 500 euro per una stanza che solitamente costa poco più di cento euro. È un problema generalizzato a molte fiere, ma che a Milano ha una valenza eccessiva». Già il Cosmit, l’ente organizzatore del Salone di aprile, aveva denunciato il problema dei prezzi inaccessibili «che non fanno altro che scoraggiare il visitatore». Ed ora torna a fare eco a Perini: «Tanti albergatori - spiega il presidente di Cosmit Carlo Guglielmi - approfittano delle grandi manifestazioni. In vista di Expo questo problema va assolutamente risolto».
Gli albergatori milanesi raccolgono la pepata provocazione e accettano di prendere parte a un tavolo di confronto per ragionare su prezzi e offerte. Anzi, a loro volta mettono altra carne sul fuoco ed elencano una lista di problematiche «da risolvere assolutamente entro Expo».
Insomma, Milano fa i conti con il caro-prezzi e si prepara a correggere il tiro perché i 29 milioni di potenziali visitatori di Expo non vengano spennati. «Bisogna anche affrontare il tema dei trasporti - propone Remo Eder, presidente di Federalberghi Lombardia -. È impensabile far pagare un supplemento sul metrò a chi deve raggiungere la fiera di Rho-Pero. I visitatori vanno coccolati, non spremuti». In tal proposito il Comune ha già cercato di contenere i costi del biglietto extra urbano ed ha creato un ticket di andata e ritorno a 4 euro, scontato di qualche centesimo. Da qui al 2015 si cercherà una soluzione più economica.
«Dopo che Alitalia se ne è andata da Malpensa - lancia un altro Sos Eder - Milano è più isolata. Per sostare un giorno o due nei nostri alberghi, i visitatori stranieri del Micam hanno dovuto prendere tre aerei. Un’assurdità».
Perini concorda. Anche lui sa che ci sono tanti errori da correggere per non perdere visitatori. «Per di più - fa notare - l’ormai prossima entrata in servizio dell’alta velocità sulla tratta Torino-Milano faciliterà l’accessibilità al Piemonte, accrescendo la concorrenza territoriale nel settore alberghiero, con prevedibili pressioni al ribasso sui prezzi». Per contenere ulteriormente i costi degli hotel ed evitare impennate alle stelle, Fiera Milano sta anche pensando di spalmare le manifestazioni lungo tutto l’arco dell’anno, «assicurando agli alberghi un contributo alla domanda di accoglienza maggiormente stabile nel tempo». Un altro input, insomma, su cui discutere.
Nei prossimi anni, fiera dopo fiera, la città farà le prove generali per arrivare a proporre pacchetti viaggio di tutto rispetto, convenienti per il turista e proporzionati all’offerta. Senza esagerazioni. E cercherà di migliorare anche l’accoglienza, tenendo conto che oltre alle spese di trasporto, alla stanza di albergo e al biglietto per entrare alla fiera, il visitatore investirà denaro anche negli svaghi e nei ristoranti. Si comincia da subito: dal 23 al 27 ottobre i padiglioni della fiera ospiteranno Host, il salone internazionale dell’ospitalità internazionale che riunirà ristoratori ed albergatori.
Sarà un’ottima occasione per mettere alla prova Milano. «Facciamo un test pre Expo con questo evento - propone l’assessore alle Attività produttive Giovanni Terzi - e vediamo se Milano è davvero una città internazionale».

Si faranno anche le prove «di coccole» per far sentire a casa i turisti, soprattutto gli stranieri, fin dal loro arrivo: con una lettera di benvenuto, firmata da Michele Perini e dal sindaco Letizia Moratti, in ogni stanza. Con depliant che illustrano tutte le occasioni di svago, biglietto del metrò gratuito, elenco dei ristoranti con lo sconto e invito a una serata alla biblioteca Ambrosiana per visitare il codice Atlantico di Leonardo.

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