Sempre più capitale del libro, Milano si prepara ad ospitare Bookcity 2016, quinta edizione dell'ormai tradizionale «weekend lungo» dedicato alla lettura e a tutto ciò che ruota intorno al pianeta-libro, con il massiccio coinvolgimento delle scuole. Nel frattempo il Comitato promotore è diventato Associazione BookCity Milano (Fondazioni Corriere della Sera, Giangiacomo Feltrinelli, Arnoldo e Alberto Mondadori, Umberto e Elisabetta Mauri), e ad essa si sono affiancate Aie (Associazione Italiana Editori), Aib (Associazione Italiana Biblioteche) e Ali (Associazione Librai Italiani). Da giovedì a domenica sono oltre mille gli eventi, le mostre e le presentazioni di libri che spaziano dalla letteratura all'arte, dalla scienza alla filosofia, dalla musica al teatro: centinaia i luoghi coinvolti, a Milano e nell'hinterland, e altrettanti i protagonisti della manifestazione, a cui hanno aderito 250 scuole e 1300 classi della Città Metropolitana. La parte del leone la fanno biblioteche, scuole e università, musei, librerie, teatri, fondazioni e circoli culturali. «Cuore ideale» resta il Castello (tema: «Le parole che escono dal cuore giungono al cuore»), dove - altra novità - è allestita nel Cortile delle Armi la Bookcity library, dove acquistare i volumi presentati (shop anche al Parenti e al Museo della Scienza). Quattro i punti cardinali, per altrettanti «fili rossi»: la Triennale, con «Le mille e una storia», il Museo della Scienza (Futuri possibili), l'area ex-Ansaldo (Mudec+Base), con «Le identità, l'incontro», e il Parenti («La fabbrica dei valori»).
Taglio del nastro venerdì alle 19 al Dal Verme, con la narratrice turca Elif Shafak, sipario al Parenti, alle 21 di domenica, con «Clara Sànchez e il valore della verità». In mezzo c'è soltanto l'imbarazzo della scelta.
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