Buenos Aires, scatta la linea dura

IL PIANO Il prefetto annuncia interventi contro gli ambulanti. De Corato: «Chiudere la galleria». Domani il presidio dei cittadini

Scatta la linea dura contro i commercianti abusivi di corso Buenos Aires. Lo annuncia il prefetto Gian Valerio Lombardi, dopo un incontro con il sindaco Letizia Moratti. Tutti d’accordo sul da farsi: far partire, da subito, controlli mirati contro gli irregolari. A presidiare la zona scenderanno in campo pattuglie miste composte da agenti delle forze dell’ordine e della polizia locale. Non solo. Il prefetto ha predisposto anche un piano contro la vendita di merce contraffatta.
Lombardi si impegna anche ad affrontare il problema degli immigrati senza tetto che di notte bivaccano nella galleria del corso: «Ne parlerò con l’assessore Moioli - garantisce - ma bisogna sottolineare che queste persone rifiutano l’assistenza perché vogliono una casa di proprietà». Proprio per questo il vicesindaco Riccardo De Corato propone di chiudere la galleria, se non altro per dare un po’ di pace a chi abita nella zona.
I cittadini infatti sono esasperati e pretendono più sicurezza. Per questo, i residenti (al completo quelli di via Masera) e i commercianti, domani scenderanno in piazza per manifestare. Il presidio è fissato per le 11 e raccoglierà l’adesione di tanti esponenti politici del Pdl e della Lega Nord. Ci saranno Mario Borghezio, Davide Boni e Max Bastoni del Carroccio, Carlo Fidanza di An, Carlo Montalbetti della lista Ferrante.
Chi abita intorno a corso Buenos Aires le ha già provate tutte. Ultimo tentativo per cacciare gli abusivi: le ronde notturne. Alcuni cittadini la scorsa settimana sono scesi in strada alle 23 e si sono messi a chiacchierare in capannello occupando lo spazio dove ogni notte vengono gettati cartoni e sacchi a pelo. «Non siamo razzisti - tengono a precisare - e con i clochard che dormono qui non abbiamo mai avuto problemi, ma degli abusivi non ne possiamo più». Da qui la richiesta al Comune perché «trovi una sistemazione dignitosa a queste persone e ci liberi dagli schiamazzi a ogni ora e dagli escrementi per strada».
I volantini appesi ovunque nella via per pubblicizzare il presidio di domani usano toni piuttosto duri, invitano a intervenire «contro un vero schifo» e denunciano «l’arroganza e la prepotenza dei cittadini abusivi, non importa se gialli, bianchi, neri o rossi». Il Comune cercherà di fare la sua parte, ma è lo stesso De Corato che precisa: «Il problema rientra in quei servizi garantiti dal patto per la sicurezza, finanziato dal Comune con due milioni di euro. Solo nel mese di ottobre ci sono stati un centinaio di allontanamenti nella galleria».
A dare la loro solidarietà ai cittadini di Buenos Aires ci sono tanti politici. «I problemi non si risolvono con la piazza - ribadisce De Corato, sostenendo le «maniere forti» - ma solo chiudendo la galleria».

Il capodelegazione del Carroccio in Regione Lombardia Davide Boni sostiene che sia «un diritto dei cittadini poter vivere sicuri senza degrado, anche perché la città non ha mai chiuso le porte in faccia a chi ha realmente bisogno di assistenza e aiuto». Non molla nella sua battaglia nemmeno il presidente della zona, Pietro Viola che annuncia un incontro per il 13 novembre tra gli amministratori di condominio degli stabili in questione, il Comune e i vigili.

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