«Chiudete il campo rom o ritiriamo i figli da scuola»

In passato furti, minacce, estorsioni, persino il tentato rapimento di un bimbo E il Comune non interviene nonostante i tanti appelli e le proteste dei residenti

«Chiudete il campo rom o ritiriamo i figli da scuola»

«Ci sentiamo abbandonati. Se il Comune continuerà a ignorarci saremo costretti a ritirare i nostri bambini da scuola». I genitori che portano i figli nei due asili confinanti con il campo rom di via Negrotto hanno sempre più paura. Dopo gli insulti, le minacce, le estorsioni e perfino il tentativo di rapimento di un bambino, la situazione non è migliorata. Anzi, nonostante il presidio di polizia, gli episodi di violenza e vandalismo non accennano a diminuire. Mentre la sicurezza dei due istituti ormai è solo un lontano ricordo.

«La cancellata delle scuole non solo è bassa, ma è anche bucata in più punti. Tanto che una settimana fa, di domenica, abbiamo visto due grossi cani appartenenti ai rom nel giardino dell'asilo» a parlare, per tutti, è il papà, che preferisce rimanere anonimo perché ha paura di essere preso di mira, di una bimba che frequenta l'istituto. «Ma non finisce certo qui, molto spesso vediamo gli abitanti del campo di via Negrotto nel giardino degli asili. Lo attraversano come scorciatoia, nonostante lì ci siano bambini piccoli» prosegue il nostro interlocutore.

Più volte i genitori hanno chiesto la chiusura del campo, spesso entrato nel mirino delle indagini di polizia e carabinieri. Negli ultimi mesi gli agenti del commissariato di Quarto Oggiaro hanno sequatrato tre fucili mitragliatori, mentre i carabinieri di Varese, dopo una trentina di furti a distributori di benzina, hanno arrestato 8 nomadi, tra cui il rappresentante del campo, membro della Consulta rom e sinti. Ogni appello però è rimasto ignorato. Allora i genitori hanno provato a chiedere almeno l'installazione di un sistema di video sorveglianza. Questa volta sono stati ascoltati, peccato che le telecamere non siano collegate con la centrale operativa, e per questo siano completamente inutili. Eppure da queste parti di episodi gravi ne sono capitati a decine. Spesso i genitori sono stati insultati e minacciati mentre andava a prendere i piccoli da scuola. Qualche volta sono stati derubati e qualche mese fa un nonno prima si è visto sottrarre il portafogli, poi ha ricevuto la richiesta di 200 euro in contanti per essere lasciato in pace. Infine, lo scorso ottobre, il tentativo di rapimento di un bimbo, finito con una denuncia e con l'arresto dei responsabili.

«Dopo quell'episodio per un po' le cose sono andate meglio perché la polizia è stata più presente - prosegue il papà -. Ma il Comune ha continuato a non dare risposte. Al punto che basta che per un giorno gli agenti non passino perché i rom prendano il sopravvento». Ma ci sono anche problemi al livello strutturale. «Recentemente abbiamo notato che nel campo ci sono diversi allacci elettrici abusivi. Sono appesi con gli spaghi ai cancelli degli asili. Una cosa pericolosissima per i nostri bambini», afferma ancora il genitore. Che, dopo aver posto la questione al consiglio di Zona 8, ha anche interpellato l'assessore comunale all'Educazione, Francesco Cappelli. «Il risultato è che ha rimesso tutto nelle mani del collega alla Sicurezza Marco Granelli, dimenticando che qui è in gioco la stabilità delle scuole», conclude il papà.

Finora gli appelli sono stati

tanto numerosi quanto inascoltati. Adesso i genitori hanno deciso di passare ai fatti. Promettendo che se Palazzo Marino dovesse continuare a ignorarli toglieranno i loro bambini dai due asili, iscrivendoli in altre scuole.

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