La città arancione fa la fila solo da parrucchieri ed estetisti

I negozi rialzano le serrande ma in centro non c'è ressa. Calano contagi, morti e ricoveri: tasso di positività al 5,2%

La città arancione fa la fila solo da parrucchieri ed estetisti

Milano si sveglia in zona arancione ma senza grandi entusiasmi. E l'onda lunga di una pandemia ancora tutta da combattere e che ha cambiato le abitudini di una città che fa fatica a ripartire. Va così anche nel giorno in cui negozi, parrucchieri e centri estetici, già dalle prime ore del mattino, hanno potuto rialzare la serranda dopo circa un mese di chiusura forzata. Ma se nei saloni di bellezza le richieste fioccano, tra taglio, piega e colore da ritoccare, i negozi del centro, complice anche la pioggia battente, non stanno registrando code all'esterno dei loro spazi.

«Noi abbiamo aperto alle 10.15 e la situazione è tranquilla - spiegano all'Adnkronos dallo store di Zara in via Vittorio Emanuele, tra le vie dello shopping più gettonate del centro - ci sarebbe stata molta più affluenza se non ci fosse stato questo tempo». Lo stesso vale per le boutique di Boggi e Max&Co: «Stiamo lavorando - dicono da Boggi - la situazione è abbastanza tranquilla, causa anche il maltempo, speriamo che nel pomeriggio ci sia più gente. Siamo chiusi da quattro settimane, oggi torniamo a respirare un po'».

Situazione nella norma anche da Max&Co, «La gente si affaccia ma non c'è l'assalto, anche per via del maltempo» tagliano corto. Discorso diverso per i parrucchieri: Il telefono non smette di suonare - spiega un coiffeur vicino alla Torre Velasca - abbiamo molti clienti che non vedevano l'ora di tagliare i capelli o anche solo fare la piega, siamo pieni di prenotazioni fino a sabato». Anche i centri estetici hanno già le agende piene: «Manicure soprattutto ma anche ceretta, massaggi e pedicure vanno per la maggiore - fanno sapere dal centro estetico Aza di via Crema - siamo pienissimi di appuntamenti».

Ma hanno ripreso a mezzo servizio anche le scuole e la preoccupazione maggiore riguardava come sempre i trasporti. il traffico e aumentato e anche i passeggeri sui mezzi ma non ci sono stati grandi problemi o criticità segnalate da Atm, con i tornelli della metro che sono stati chiusi solo nei momenti di massimo afflusso per scaglionare gli ingressi, come accade già abitualmente.

Intanto la situazione dei contagi sembra stabile al ribasso. Ieri a fronte di 19.022 tamponi effettuati, sono stati 997 i nuovi positivi al coronavirus registrati in Lombardia per un rapporto tra contagiati e tamponi del 5,2 per cento, dove i decessi sono stati 62 (31.815 il totale complessivo da inizio pandemia). Continuano fortunatamente a diminuire le ospedalizzazioni: i ricoverati in terapia intensiva calano di 3 (totale regionale 811) e di 133 quelli ricoverati nei reparti Covid (totale 5.763). Sono alcuni dei dati diffusi dal consueto bollettino sulla situazione epidemiologica regionale elaborato dal Ministero della Salute e diffuso da Palazzo Lombardia.

Due giorni fa i casi lombardi di Covid erano 2.302 (su 41.303 tamponi) e 77 decessi. Dal report della regione emerge emerge inoltre che i guariti/dimessi sono stati 7.728 i per un totale complessivo di 663.408 di cui 4.998 dimessi e 658.410 guariti. I

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