Dai merletti di San Gallo fino alla valle del Reno

Il tour del tessile, un'abbazia, spunti golosi e natura a due passi dal lago di Costanza

Elena Pizzetti

Si dice San Gallo e si pensa subito ai pizzi più famosi al mondo. Adorati da Michelle Obama, Nicole Kidman, Charlène di Monaco, scelti da Amal Clooney per impreziosire il suo abito da sposa, sempre interpretati dall'alta moda: Chanel, Dior e Prada, solo per citare alcune maison. In questo Cantone nord-orientale della Svizzera, vicinissimo al Lago di Costanza, San Gallo è da sempre la capitale elvetica dell'industria tessile. Una storia da esplorare lungo il «Textile Land Classic Tour», partendo dal Museo Tessile di San Gallo, con 30mila pezzi esposti, per raggiungere a bordo di un vecchio postale il Saurer Museum ad Arbon, che racconta la meccanizzazione del cucito e, in battello a Rorschach, dove si visita la Swiss Textile Collection. Con la possibilità di pernottare in un textile hotel, arredato con stoffe di celebri produttori, come l'Hotel Einstein, ricavato in un'azienda tessile di fine 800 (www.st.gallen-bodensee.ch).

Ma c'è un altro simbolo cittadino ancora più importante che si incontra oltrepassato il centro storico fitto di bovindi: il magnifico complesso dell'Abbazia di San Gallo tutelato dall'Unesco. Varcata la porta della Stiftsbibliothek, una delle più belle biblioteche al mondo, sovrastata dalla scritta «Farmacia dell'anima», si entra in uno scrigno che conserva 170mila libri (tra i quali 2.100 manoscritti) di cui 50mila esposti nella Sala Barocca. Un'avventura culturale iniziata nel 612 dal monaco Gallo che fondò il monastero e proseguita dai monaci benedettini amanuensi.

Non solo antichità: Santiago Calatrava ha trasformato le cantine dell'Abbazia in sale per riunioni, e porta la sua firma anche la Notrufzentrale, la centrale di emergenza cantonale, mentre gli architetti Pipilotti Rist e Carlos Martinez hanno ricoperto con un tappeto rosso strade e panchine, creando lo Stadtlounge, un grande salotto all'aperto. Altri motivi di orgoglio sono il bratwurst, che qui dicono essere il migliore della Svizzera, e il biber, dolce di cui ogni panetteria conserva la sua ricetta segreta. In centro sono imperdibili le osterie al primo piano degli edifici storici chiamate «Erststockbeizli» come «Zum Goldenen Schäfli», costruita dove aveva sede la corporazione dei macellai, o «Zum Bäumli», tutte foderate di legno e con soffitti bassi. Luogo ideale anche per una buona bionda: il birrifico «Schützengarten» è uno dei più antichi della Confederazione. Per un caffè speciale si va nel quartiere di Linsenbühl alla Kaffeehaus, dove il proprietario organizza eventi e concerti.

I dintorni nella Valle del Reno sono fiabeschi: ad Appenzello, nell'omonimo cantone, il più piccolo della Svizzera, si passeggia tra stretti vicoli e case riccamente decorate. Il paesaggio collinare del Mittelland si alterna alle scoscese falesie del massiccio dell'Alpstein, dalla cui cima più alta (2502 m) il Säntis, raggiungibile in funivia, si avvistano ben sei Paesi. La scelta delle escursioni è vasta: dall'Ebenalp con la grotta preistorica di Wildkirchli e il rifugio Aescher, abbarbicato alla roccia, ai percorsi tematici, come il «Barfussweg» a Gonten percorribile a piedi nudi.

Dalla stazione di Milano Centrale sono assicurati otto collegamenti giornalieri per Zurigo (3 ore e 26 minuti), da dove si raggiunge in meno di un'ora San Gallo.

Altre info: Svizzera Turismo, numero verde 0080010020030, oppure su www.svizzera.it/intreno, www.lagodicostanza.eu

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