Ecco i vip delle zone a traffico limitato

I pass per ztl e corsie riservate anche a fondazioni, giunta della Camera di commercio e revisori dei conti

Che un'ambulanza passi per una corsia riservata o attraverso una zona a traffico limitato, è cosa ovvia. Così come è ovvio che l'accesso sia consentito alle forze dell'ordine. Che un ministro o un parlamentare abbia lo stesso diritto - nonostante il vento dell'antipolitica - appare comprensibile. Ugualmente comprensibile - anche se leggermente in contraddizione con la linea di un'amministrazione che predica l'abbandono dell'auto in favore dei mezzi pubblici - è che dal sindaco all'ultimo dei consiglieri abbiano libero accesso a ztl e strade interdette ai comuni cittadini. Insomma, il buonsenso è buonsenso. Però, che c'entrano i membri della giunta della Camera di commercio (in totale, undici fortunati)? E perché i revisori dei conti di Palazzo Marino non possono prendere un tram o un metro? O ancora, perché il privilegio è stato esteso alle Fondazioni con un capitale sociale superiore ai 10 milioni di euro (e non sono molte), segnatamente al presidente e all'amministratore delegato?
Ecco i «nuovi criteri per l'accesso alle corise riservate e alle Ztl», ordinanza firmata dall'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran che ha sostituito una vecchia disposizione del settembre scorso, ed è entrata in vigore martedì. In pratica, resta più o meno tutto invariato, fatta eccezione per quattro categorie inserite nel nuovo provvedimento: fondazioni (ma non più di tre auto nella disponibilità della fondazione, del presidente o dell'amministratore delegato), massime cariche delle forze dell'ordine presenti sul territorio cittadino (che vengono assimilate alle «cariche dello Stato e degli Enti locali»), revisori dei conti del Comune (equiparati ai dipendenti comunali con ruoli dirigenziali), e membri della giunta della Camera di Commercio. Ovvero, il presidente Carlo Sangalli e il suo vice Alberto Meomartini, Erica Corti, Claudio De Albertis, Bruno Ermolli, Massimo Ferlini, Carlo Franciosi, Valter Galbusera, Vincenzo Mamoli, Enrico Migliavacca, Federica Ortalli.
Ad ogni modo, nell'ordinanza firmata da Maran prevale il buon senso.

Gli accessi liberi alle zone a traffico limitato e alle corsie riservate rimangono quelli già in vigore, tra cui cariche dello Stato e degli enti locali (inclusi i magistrati, su richiesta del presidente della Corte d'appello, del procuratore generale o del presidente del Tar), enti pubblici, trasporti speciali (dalle refezioni scolastiche ai medicinali urgenti), ospedali, onlus per l'assistenza socio-sanitaria, consolati e ambasciate, medici per visite urgenti, servizi postale e funebre, vigilanza privata.

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