Patrizia Pozzi, nota progettista milanese del paesaggio e del verde, da due decenni fa parte di quella nuova generazione di architetti che si occupano degli spazi aperti come una straordinaria risorsa ambientale e civile per prossimo futuro.
Anche nel suo ultimo lavoro, il nuovo Campus Mediaset, cura il processo di trasformazione dell'ambiente circostante. In questo caso stiamo parlando di tutti quegli edifici per uffici, studi, un centro direzionale, teatri, ristorante, bar, asilo dei dipendenti, sale posa tv, palestre, e strade che fanno del complesso urbanistico di Cologno, una vera e propria cittadella.
«La mia idea è quella di restituire un'importante superficie di verde che come una pelle va a coprire macchine ed edifici. Per l'asilo è previsto un giardino con campogiochi. Il progetto che da qualche mese è in corso d'opera, parte dallo studio dell'ingresso, ossia da corso Europa perchè qui sulla destra la parte dell'innesco è un finger che con una grande stecca si protende verso la strada. Un percorso privilegiato collega i vari edifici di Mediaset all'interno del campus che starà sotto una grande maglia di cemento e ferro, di verde, dal quale spuntano alberi e dal quali sbucato grandi cerchi di luce coperti con vetrate» spiega Patrizia Pozzi. Della parte architettonica se ne è occupato l'architetto De Nigris, progettando l'ossatura, la parte di intervento che alza le superfici, una sorta di nuvola che riveste il tutto.
«Finger è l'ingresso, una grande struttura d'acciaio e vetro molto leggera ma anche molto resistente, fa da grande portare d'accesso» spiega la Pozzi che racconta anche che il suo primo progetto milanese nel 1990 è stato la proprietà della Villa di Macherio di Silvio Berlusconi. Ha lavorato anche per l'Edilnord con Paolo Berlusconi.
Il libro di Skira, uscito in libreria in questi giorni, evidenzia come questo genere di progetti e di tendenze siano un auspicio per i giovani.
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