Esplode condizionatore Tre donne ustionate, un'anziana la più grave

Ferita la figlia entrata per salvare la mamma Il trasporto con l'elisoccorso fino all'ospedale

Paola Fucilieri

Il condizionatore portatile che esplode all'improvviso, all'interno di un appartamento. E due donne disperate che iniziano a gridare davanti alle fiamme. «Dalla strada quelle urla le hanno sentite tutti, i passanti si sono bloccati, hanno cominciato a telefonare ai soccorsi, il traffico è andato in tilt, la gente era spaventatissima anche perché dalla strada si udivano i lamenti delle due donne e si poteva vedere solo tutto quel fumo: chiaro che si sia pensato a una tragedia» spiega il funzionario dei vigili del fuoco. Che con due mezzi sono arrivati ieri mattina intorno alle 8 a sirene spiegate nel comune milanese a 30 chilometri a est di Milano, in via Rivolta 4, all'interno di una palazzina che ospita l'albergo-ristorante «Isola». Secondo la ricostruzione dei fatti più verisimile, anche se la versione ufficiale è ancora in fase di elaborazione, il motore di quello che chiamiamo comunemente «pinguino», si sarebbe surriscaldato dopo un utilizzo prolungato, da lì lo scoppio seguito dalle fiamme che propagandosi hanno dato vita a un incendio in piena regola. In un primo tempo si è pensato che l'esplosione coinvolgesse una stanza dell'hotel, ma lo stabile - dal quale si accede anche a una piscina aperta al pubblico - ospita anche l'abitazione privata dei gestori che ovviamente non è aperta ai clienti.

Coinvolte in quello che poteva davvero trasformarsi in un dramma la madre della proprietaria dell'albergo, una 84enne che è invalida e immobile a letto e in quel momento era in casa con la sua badante ucraina, una donna di 45 anni. Sono state queste due donne ad avere la peggio anche se dalle fiamme, i vigili del fuoco hanno dovuto salvare anche una terza donna. Si tratta della figlia dell'anziana, una 59enne che è intervenuta nell'abitazione dopo aver udito lo scoppio, proprio per salvare la madre e la badante.

Il bilancio poteva essere molto più drammatico, ma nessuna delle tre donne è in pericolo di vita. In condizioni critiche si trova la più anziana delle tre, l'invalida ultraottantenne, ricoverata con l'elisoccorso al Centro grandi ustionati di Niguarda.

Grave ma stabile anche la badante ricoverata all'ospedale di Zingonia, in provincia di Bergamo, una struttura sanitaria anch'essa specializzata nella cura degli ustionati. Infine, sempre a Niguarda, ma in codice giallo a causa di una intossicazione da fumo, è stata trasportata anche la figlia dell'invalida.

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